I quindici Patriziati luganesi si raccontano e si incontrano con la popolazione in occasione della Festa d'Autunno di Lugano.
Cittadini e territorio, un legame che si fa forte nei Patriziati, dal Medioevo fondamentali per la conservazione del patrimonio culturale e per lo sviluppo del territorio dal punto di vista economico e sociale. Realtà poco conosciuta soprattutto fra le nuove generazioni, i quindici Patriziati luganesi si presenteranno in occasione della Festa d'Autunno in programma in Città dal 4 al 6 ottobre. Torna, dunque, nella sua seconda edizione, 'PatriziAmo', manifestazione volta a far conoscere ai cittadini della Grande Lugano storia e compiti di un ente le cui radici risalgono agli albori del Cantone e che oggi conta in Ticino circa 90mila patrizi e 201 Patriziati che, in collaborazione con Comuni e Cantone, si occupano della valorizzazione del 70% del territorio. L'evento si aprirà venerdì alle 18 con l'inaugurazione tenuta a battesimo dallo sparo dei moschetti ad opera del Corpo dei Volontari Luganesi, prima in piazza della Riforma e poi nel patio di Palazzo civico dove fra sabato (dalle 10 alle 20) e domenica (dalle 10 alle 18) pannelli informativi e stand offriranno al pubblico uno spaccato di storia e l'assaggio e la vendita di prodotti alimentari provenienti dalle diverse aree curate dai patrizi, dai formaggi alla carne secca, dal miele ai vini ai distillati. Giornate che saranno riempite dall'esposizione di Casimiro Piazza, intento a portare a termine l'ultima sua scultura 'La diligenza del Gottardo'.
«Lugano – ha spiegato il sindaco Marco Borradori – con le aggregazioni è diventata una città di verde, di boschi. Una caratteristica che ci porta alla nostra storia, alla nostra cultura. Per questo è nostra volontà farla conoscere maggiormente, far meglio comprendere il significato anche simbolico del nostro territorio, in particolare ai giovani. Per questo si è deciso di 'sfruttare' il prezioso veicolo della Festa d'Autunno». «Un ritorno alle origini – ha annotato Giorgio Carlo Bernasconi – quando nel Cinquecento la Vicinanza, antico nome dei Patriziati, partecipava alla Fiera di ottobre per incassare le diverse tasse richieste ai propri affiliati, e quando fra gli importanti privilegi vi era il diritto di comperare il sale».
I quindici Patriziati
Lugano, Bogno, Brè, Cadro, Carona, Castagnola, Certara, Cimadera, Colla, Davesco-Soragno, Insone-Corticiasca, Piandera, Scareglia, Sonvico, Villa Luganese.