Luganese

In 1'372 a difesa del Comune di Astano

Triplice bocciatura del moltiplicatore d'imposta al 110%, consegnata alla Cancelleria dello Stato la petizione. La sola rivendicazione: 'Solidarietà!"

3 giugno 2019
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Sono appena state consegnate alla Cancelleria dello Stato le 1’372 firme della petizione (contenute nel sacco verde dei rifiuti) lanciata da Andrea Genola, Fabio Manfrini, Davide Hess e Alan Pagani di Astano. Una petizione che chiede al governo cantonale di non penalizzare gli abitanti dei piccoli Comuni. Quali sono le vostre aspettative e la vostra rivendicazione principale? «La rivendicazione è una sola che ribadiamo forte e chiara: solidarietà. In fondo, stiamo parlando di 66’000 franchi (con il moltiplicatore al 110%, respinto per tre volte dall’Assemblea comunale, ndr) che stanno mettendo in grossa difficoltà il Comune di Astano che non ha mai ricevuto contributi straordinari», risponde Andrea Genola.

Il Consiglio di Stato dovrebbe però chiudere un occhio e soprassedere all’applicazione della norma di legge creando un precedente… «Una legge per essere giusta e corretta dev’essere applicata correttamente altrimenti si mette in dubbio tutto lo Stato di diritto. Dunque se questa legge non si può applicare per quello che è, secondo noi è assolutamente da cambiare. Per questa ragione abbiamo lanciato la petizione. Bisogna avere il coraggio di affrontare la situazione: c’è qualcosa che non va, dobbiamo metterci mano».

Le firme della petizione denominata "Basta penalizzare gli abitanti dei piccoli Comuni, a ognuno le proprie responsabilità" sono come detto state consegnate all'interno del sacco dei rifiuti del Comune (di color verde). Con questo gesto i promotori hanno voluto ironicamente rivendicare il diritto di vivere dignitosamente nel proprio villaggio che, per piccolo e insignificante che sia, è popolato da persone e non è quindi spazzatura".

Un sacco dei rifiuti, prosegue la nota stampa, "un cui Parlamento e governo possano scegliere se gettarvi il desiderio di vivere in piccoli villaggi situate in zone discoste e sfavorite, con scarsi servizi e limitate risorse, oppure gettarvi una legge iniqua che, se applicata per la prima volta all'inconsapevole Comune di Astano, dimostrerebbe tutto il suo carattere discriminatorio e amplificherebbe i problemi invece di risolverli".