Luganese

Astano al 130%, 'la morte senza colpe del Comune'

Andrea Genola inoltra ricorso contro la decisione presa lo scorso 11 settembre dal Consiglio di Stato

archivio Ti-Press
15 ottobre 2019
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Il moltiplicatore al 130% imposto lo scorso 11 settembre dal Consiglio di Stato per il comune di Astano “decreta la morte senza colpe del Comune di Astano”. Come preannunciato, Andrea Genola tramite l'avvocato Tamagni di Giubiasco, ha inoltrato ricorso sulla decisione del CdS. Il ricorso, spiega Genola, “non vuole essere esclusivamente un confronto sul diritto, ma intende aprire un dibattito ampio e politico al riguardo dei piccolo Comuni delle zone discoste e sfavorite”. Un dibattito “sulla regolamentazione contestata da 1'700 cittadini con la petizione 'Basta penalizzare gli abitanti dei piccoli comuni' che per la prima volta viene applicata ad Astano con il farzoso moltiplicatore al 130 per cento e senza alcuna possibilità di risanamento ma solo col mesto risultato di impoverire i cittadini e il Comune, invece di spingere e accompagnare la comunità astanese nella separata aggregazione al nuovo comune Tresa, che sarebbe facilitata se il Municipio di Astano, con senso di responsabilità dopo gli errori commessi in questo senso, desse le dimissioni”.