La nomina è avvenuta oggi a Roma. Complesso il compito del 73enne, che dovrà attivarsi per cercare di riaprire il casinò dell'enclave, chiuso il 27 luglio
''Sarò a Campione d'Italia all'inizio della prossima settimana: come le avevo detto la settimana scorsa le valigie le ho già pronte. Ora mi hanno dato il biglietto di viaggio''. Maurizio Bruschi, 73enne romano, una vita professionale al Ministero dell'Interno, con incarichi di primissimo piano, da oggi è ufficialmente il commissario straordinario incaricato di trovare la strada maestra per arrivare alla riapertura del Casinò dell'enclave, la cui chiusura dallo scorso 27 luglio ha trascinato il ''sistema Campione'' in un tunnel per ora senza luce. Un compito che sulla carta si presenta proibitivo, anche in considerazione del fatto che gli ultimi sviluppi giudiziari hanno ulteriormente aggrovigliato la matassa. La decisione dei giudici della Corte d'Appello di Milano di annullare, per un vizio di forma, il fallimento della Casinò Campione d'Italia Spa decretato dal Tribunale fallimentare di Como, pone una raffica di interrogativi a cui non si riesce a dare una risposta esauriente.
La speranza, anzi la supplica dei campionesi, è che nessuno impugni in Cassazione la sentenza dei giudici dell'Appello. Compiere questo passo significherebbe mettere una pietra tombale su Campione d'Italia. Il commissario straordinario arriva in riva al Ceresio con l'incarico di risanare la vecchia società (fallita nel momento in cui è stato approvato il disegno di legge salva Campione) o individuarne una nuova, a capitale interamente pubblico. Il salvataggio a maggior ragione vale ora che il fallimento della società è stato dichiarato nullo dai giudici dell'Appello? Alla 'Regione' risulta di continui contatti fra le parti in causa. A questo proposito domani il commissario prefettizio Giorgio Zanzi, sarà a Roma, per un incontro al Viminale. Mai come in questi giorni il suo è un ruolo centrale. Stamane, una delegazione di cittadini campionesi è stata ricevuta a Como dal prefetto Ignazio Coccia, che si è impegnato a far conoscere ai palazzi romani della politica il clima di disperazione che si respira in riva al Ceresio. Lo stesso prefetto domani incontrati i sindacati.