Luganese

Sms di Sanvido, i perché di un 'abbandono'

Il presidente Eoc non avrebbe avuto la possibilità di ingaggiare 'personalmente' il co-primario del Cardiocentro. Che non ricorrerà, ma...

Ti-press
13 marzo 2019
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L'inchiesta sull'ormai celebre sms di Paolo Sanvido con le 'avance' al professor Giovanni Pedrazzini per un posto di primario di Cardiologia dell'Eoc è finita in un decreto di abbandono siccome, si spiega nella decisione, il presidente dell'Ente ospedaliero cantonale non avrebbe potuto ingaggiare direttamente il co-primario del Cardiocentro. Di conseguenza, non avrebbe potuto (nemmeno volendo) commettere il resto di 'abuso di autorità'.

Lo scrive nel suo decreto il procuratore generale Andrea Pagani. Dal documento si apprende, intanto, che non necessariamente l'Ente ospedaliero per l'assunzione di un primario è tenuto ad indire un concorso pubblico. Il regolamento dell'Eoc prevede tuttavia un preciso protocollo per la scelta del primario. Cinque tappe che devono vedere coinvolte tutta una serie di figure, per esempio dal direttore dell'ospedale a quello dell'area medica, andando a formare una 'Commissione di scelta', la decisione finale è comunque del Consiglio di amministrazione Eoc. In sostanza, scrive il pg Pagani, Sanvido “non avrebbe comunque evitato la procedura di selezione dei primari” obbligatoria e ben descritta dalla direttiva in materia. Il famoso sms, definito “improvvido” dal presidente del Governo Claudio Zali, non costituisce nemmeno un "atto preparatorio” siccome, annota la Procura, Paolo Sanvido fece subito marcia indietro spedendo un secondo sms a Pedrazzini (“Era una comunicazione riservata da Paolo a Giovanni. Se puoi evitare la chiudiamo qui”).  Infine, il pg non accorda a Sandivo il rimborso delle spese legali, (1'000-1'500 franchi) annotando che nemmeno sarebbe immaginabile una riparazione per torto morale.

Intanto l'avvocato del Cardiocentro Ticino, Marco Bertoli, ha emesso un comunicato stampa nel quale da un lato si annuncia che non vi saranno altre azioni sul piano penale (sarebbe possibile un ricorso), dall'altro si osserva che vi sono tutti gli estremo per una inchiesta amministrativa. “Rilevante è che il Procuratore Generale evidenzi un possibile esubero di  competenze (Kompetenzüberschreitung) da parte del Presidente dell’Eoc, aprendo, a nostro avviso, la strada alle opportune verifiche di natura amministrativa. Di conseguenza, sulla base di  quest’ultimo elemento, nei prossimi giorni scriveremo nuovamente al CdS, organo di vigilanza sull’Eoc, chiedendo di approfondire la vicenda. Infatti, una eventuale violazione dei doveri d’ufficio, come alla giurisprudenza menzionata dal PG stesso, può sussistere anche senza raggiungere connotazione penale.“