Luganese

Brocchi: decreto d’accusa confermato

Il pp Antonio Perugini non ha accolto l'opposizione dell'ex insegnante di scuola elementare a Montagnola, confermando l'accusa del reato di violazione del dovere di assistenza e educazione

29 gennaio 2019
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Conferma del decreto d’accusa. È quanto sottoscritto dal procuratore pubblico Antonio Perugini in merito a Mauro Brocchi, 62enne, residente in Collina d’Oro, ex insegnante di scuola elementare a Montagnola e con trascorsi istituzionali quali sindaco. In una raccomandata del Ministero pubblico, inviata alla Pretura penale di Bellinzona, il magistrato ha fatto sapere di aver deciso di non accogliere l’opposizione interposta lo scorso 17 gennaio dall’imputato tramite il suo legale, l’avvocato Yasar Ravi di Lugano, e di confermare dunque il decreto di accusa emesso il 15 gennaio.

A questo punto, quale conseguenza, gli atti del procedimento sono trasmessi alla competente autorità per procedere al dibattimento. Richiamato l’articolo 337 capoverso 1 del Codice di procedura penale, Perugini comunica inoltre di rinunciare ad intervenire al dibattimento, postulando nel contempo la conferma del decreto d’accusa impugnato.

L’avvocato delle famiglie dei piccoli alunni chiede anche il reato di coazione

Un cammino verso un secondo processo in Pretura penale (il primo si era tenuto a Bellinzona nel settembre 2017) che si ritrova sulla via l’opposizione dell’avvocato degli accusatori privati, Isabel Schweri. Lunedì la legale, infatti, ha inoltrato una nota nella quale fa notare al pp Perugini l’omissione nel decreto d’accusa del reato di coazione, “relativamente al fatto – ha sottolineato l’avvocato – che dei bambini siano stati legati con dello spago alle sedie, intimando loro di non muoversi”.

Ricordiamo che il decreto giudica Mauro Brocchi colpevole di violazione del dovere di assistenza e educazione. Perugini per l’ex maestro ha chiesto una pena pecuniaria di 90 aliquote da 190 franchi l’una (più pesante, dunque, della prima condanna che gli imponeva di pagare 75 aliquote di 120 franchi). L’esecuzione della pena, sospesa condizionalmente per un periodo di prova di due anni, contempla anche una multa di 2’000 franchi e il pagamento della tassa di giustizia e delle spese giudiziarie per un totale di 800 franchi. Secondo quanto riportato nel decreto d’accusa Brocchi, fra il settembre e l’ottobre 2014, alle scuole elementari di Montagnola, nella sua veste di docente, ha violato e trascurato il suo dovere di assistenza e di educazione verso alcuni alunni di terza, “esponendone in tal modo a pericolo lo sviluppo psichico”, così come emerso dal referto peritale dell’autunno scorso.