Passano i preventivi 2025, con mezzo milione di disavanzo. Richiesta prudenza anche perché preoccupa il riversamento di oneri dal Cantone
Resta sostanzialmente solida la situazione finanziaria del Comune di Losone, che per il 2025 annuncia un disavanzo d'esercizio di mezzo milione di franchi. Lunedì sera il Consiglio comunale ha approvato a larga maggioranza (28 favorevoli, 4 contrari e un astenuto) i conti per l'anno prossimo. In sostanza, i diversi gruppi – con varie sfumature – si sono complimentati con Municipio e amministrazione per come viene gestita la cosa pubblica. Da più parti, comunque, è stata manifestata la necessità di tenere alta la guardia e di procedere con prudenza, visti gli importanti investimenti che Losone dovrà sostenere a breve-medio termine e considerando l'aumento di oneri che il Cantone riversa sugli enti locali. Senza dimenticare la riforma fiscale votata lo scorso 9 giugno, che toglierà entrate (meno 350mila franchi annui dalle persone giuridiche, aziende e società).
Juri Cugini, nel suo intervento a nome del Plr, ha ricordato che le uscite previste nel 2025 ammontano a 28 milioni di franchi e ribadito la necessità di mantenere solide le finanze comunali: «A livello di riduzione delle spese, direi che si è lavorato bene, ma non benissimo, con un meno 600mila franchi rispetto all'anno in corso». Ha quindi messo le mani avanti: nel futuro prossimo ci si può attendere disavanzi maggiori, con oneri scaricati dal Cantone e investimenti necessari. Ha concluso: «Bisognerà avviare un'analisi congiunta e profonda per verificare i servizi che il Comune vuole e deve mantenere».
Per l'Udc è intervenuta Roberta Soldati, ribadendo la necessità di continuare sulla strada della prudenza: «Sarà importante adottare provvedimenti per aumentare le entrate. Magari con verifiche sui proprietari di case secondarie che potrebbero domiciliarsi a Losone, avendo qui il centro dei propri interessi. Ma anche chiedendo un acconto sui contributi di canalizzazione già al momento delle concessioni delle licenze edilizie». Per le uscite, invece, ha consigliato riflessioni e ottimizzazioni. Infine, Soldati ha affrontato la questione del moltiplicatore d'imposta, stabile al 90 per cento: «L'idea di abbassarlo piace anche al gruppo Udc. Ma non ora: sarebbe un salto nel vuoto».
Ilaria Cellina, per “Il Centro”, ha segnalato che l'anno in corso, che si preannunciava con cifre in profondo rosso, chiuderà in positivo. Ha poi concentrato il suo intervento sulla necessità di stabilire delle priorità per gli investimenti, tra risanamento delle scuole elementari, creazione di un centro extrascolastico e ristrutturazione dell'ex casa comunale: «Il margine di manovra è esiguo, ma non bisogna procedere con tagli, in fretta e furia, sui servizi alla popolazione o sugli aiuti sociali. Non dobbiamo intaccarne la qualità se sono finanziariamente sostenibili».
Ha posto l'accento sulla qualità di vita per i cittadini Angelica Forni, Lista della sinistra: «Le finanze sono solide e quindi le misure di contenimento della spesa vanno attentamente soppesate. Losone deve concentrarsi su cultura, educazione, conciliabilità lavoro-famiglia e sostegno alle persone vulnerabili, che sono alcuni dei punti emersi dall'analisi di “Bilancio partecipato”, svolta recentemente».
Gli investimenti già votati o che arriveranno presto in Consiglio comunale ammontano a 23,5 milioni, ha segnalato il sindaco Ivan Catarin, con il risanamento dello stabile delle scuole elementari a fare la parte del leone. Seguono il nuovo centro civico (che sarà pronto la prossima estate), strade e pianificazione territoriale.
Nel corso della discussione sui conti, sono stati bocciati quasi tutti gli emendamenti proposti dalla Lega dei ticinesi: cancellazione della pubblicazione del bollettino “Losoneè”, dei contributi al BaseCamp, al sistema bike-coin (che premia i dipendenti che vanno al lavoro in bicicletta) e al Centro di formazione apprendisti della Gf (ex Agie). Senza dimenticare i tagli alla Losone sportiva. Nel suo rapporto di minoranza ai preventivi, Roberto Pasinetti (Lega) proponeva di azzerare il contributo di 2'700 franchi per la società, che conta oltre 200 allievi, e di dimezzare (portandolo a 15mila franchi) quello versato per la gestione dei campi sportivi ai Saleggi. Idee che non sono piaciute alla maggioranza.
Bocciata pure la richiesta di Forni di riportare a 7,50 franchi a pasto la tassa di refezione della mensa delle Elementari (alzata a 8,50 lo scorso anno); ha superato lo scoglio del Legislativo, invece, l'emendamento – sempre di Forni – per alzare a 50mila franchi il budget per la cultura, che era stato tagliato a 30mila un anno fa.
Da segnalare, infine, che il Consiglio comunale – nonostante l'opposizione della Lega – ha concesso il credito di 90mila franchi per la realizzazione del “Percorso alla scoperta del territorio”, concernente l'area di svago di prossimità Bosco di maia-Balladrüm.