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Non ci si sta più dentro: ‘Onorari su per sindaco e municipali’

L'ex municipale di Locarno Pierluigi Zanchi chiede (insieme ad altri colleghi di Plr e Centro) di ritoccare verso l'alto le ‘paghe’ a Palazzo Marcacci

Il nuovo Municipio di Locarno
(Ti-Press)
15 ottobre 2024
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Centomila franchi all’anno per il sindaco; 70mila per il vicesindaco; 55mila ai municipali; e 200 franchi per seduta (anziché gli attuali 100) al municipale supplente. Inoltre, tutti i municipali devono venire affiliati alla cassa pensione comunale.

Sono le richieste formulate dall’ex municipale Indipendente dei Verdi, Pierluigi Zanchi (oggi consigliere comunale) con una mozione di cui è il primo firmatario ma che, grazie a diverse firme di colleghi del legislativo, è di fatto diventata un atto interpartitico. Vi si trovano infatti le sottoscrizioni di Stefano Lappe, Vanessa Singy (Plr), Barbara Angelini Piva, Simone Beltrame, Yvonne Cotti Ballestra e Mauro Belgeri (tutti del Centro).

Grande esperienza, ma...

Zanchi prende ovviamente spunto dalla sua esperienza personale nell’esecutivo cittadino, dove ha capito quali sono i carichi di lavoro, e anche quanto possa essere impegnativo conciliare un’attività politica del genere con quella privata, professionale (Zanchi è titolare di un’azienda). Ebbene, scrive, sedere nell’esecutivo di Palazzo Marcacci “oltre ad essere stata un’eccezionale esperienza di vita non solo politica, mi ha permesso di constatare quanto la disponibilità e i molteplici impegni che comporta la carica assunta, così come quella del sindaco e dei colleghi e collega di Municipio, siano stati importanti per la qualità del lavoro svolto a favore della cittadinanza e di quanto, nel contempo, sia stato difficile coniugare il tutto con l'attività di titolare d’azienda e con l'essere padre di famiglia. L’assunzione di personale per sostituire le mie assenze non è stata compensata con quanto profuso e ricevuto nello svolgere le mansioni politiche. È in sostanza un vero e proprio lavoro”.

Una pioggia di impegni

Il consigliere comunale Indipendente ricorda di aver dedicato “mediamente la metà del mio tempo di lavoro e delle mie competenze con una media di 365 incontri, eventi e sedute l’anno”. Ragione per cui, considera, gli attuali onorari riconosciuti a Regolamento comunale non possono essere considerati “adeguati alle esigenze, obblighi, responsabilità, competenze e disponibilità di tempo che tali cariche comportano al fine d’assicurare una presenza attiva e una conoscenza maggiore e migliore dei messaggi, trattande, proposte eccetera, che giornalmente i municipali sono tenuti non solo a conoscere per averli semplicemente letti”. Inoltre, “affiancare regolarmente e assiduamente i vari funzionari nei loro lavori permette di generare maggiore collaborazione con una interazione proattiva benefica alla conduzione del Comune e nel trovare soluzioni alle varie, molte, problematiche quotidiane. È un arricchimento reciproco impagabile”.

A Regolamento comunale (articolo 84) vengono fissati gli onorari di sindaco e municipali. Nicola Pini, per la sua attività a favore della Città, prende 65’144 franchi all’anno; Claudio Franscella, vicesindaco, incassa 39’104 franchi; e gli altri municipali 32’571 franchi all’anno. Ammettendo che ciò corrisponda a un impegno pari al 50% (per tutti salvo il sindaco, molto più coinvolto), Zanchi considera che “la paga è uguale se non inferiore a quella di molti funzionari o ausiliari di polizia, a fronte di impegni, professionalità, disponibilità e capacità di non poco conto che pesano sulle attività aziendali e sui famigliari”. Da lì l’esigenza di aumentare gli emolumenti così come indicato sopra.

Negli altri Comuni

A titolo di paragone, aggiungiamo noi, al sindaco di Bellinzona vengono riconosciuti 95mila franchi annui, al suo vice 75mila franchi e ai municipali 65mila franchi. Nel Municipio di Chiasso vengono invece pagati 48mila al sindaco, 42mila al vice e 38mila franchi all’anno ai municipali. Mentre a Minusio (che ha più o meno lo stesso numero di abitanti di Chiasso) al sindaco vanno solo 25mila franchi, al vicesindaco 20mila e ai municipali 18mila franchi all’anno. Di tutt’altro tenore gli emolumenti che “girano” a Lugano, dove il sindaco prende circa 133mila franchi all’anno.

Cambiare anche in Legislativo

Tornando a Locarno, Zanchi chiede anche che vengano aumentate le diarie (oggi di 53 franchi) per le sedute di Consiglio comunale e delle Commissioni e per le stesure dei rapporti commissionali: “L’onere d’impegno è grande e sovente la semplice lettura, approfondimento, nonché la ricerca di ulteriori informazioni e soluzioni alternative a quanto proposto necessita sovente anche giornate di lavoro; senza parlare della stesura dei rapporti che sovente richiede informazioni e competenze non indifferenti, oppure nella preparazione degli interventi in Consiglio comunale”. Zanchi ne chiede il raddoppio: 106 franchi per seduta, nonché 212 franchi per la stesura di un rapporto (dai 159 franchi attuali).

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