Cerimonia di giuramento del sindaco Nicola Pini a Palazzo Marcacci; tra gli ospiti del momento di festa anche molti bambini
In una sala del Consiglio comunale, a Palazzo Marcacci, gremita in ogni ordine di posto, sabato mattina, 27 aprile, il neoeletto sindaco di Locarno Nicola Pini ha prestato giuramento davanti al giudice di pace Tazio Ratti. Un momento di festa, con invito a una colazione, condiviso con la popolazione; in particolare sono state invitate a partecipare le nuove generazioni. «Una sala davvero colma e bellissima, questa mattina, grazie alla presenza di moltissimi bambini», ha esordito Pini. E rivolgendosi a giovani e giovanissimi: «La Locarno del futuro siete voi».
Il sindaco ha poi delineato quella che sarà la sua conduzione politica della Città. Una politica dedita all’ascolto e al coinvolgimento di tutti, nessuno escluso: «Non solo chi può votare, ma ogni singolo abitante», ha sottolineato, ricordando quanto già intrapreso mesi addietro con i cosiddetti processi partecipativi promossi dalla Città. Si pensi infatti a quanto organizzato per i parchi giochi, il progetto della Rotonda di piazza Castello o per il Programma d’azione comunale, che hanno portato a un dialogo non solo tra autorità e cittadini, ma anche tra gli stessi abitanti.
Insomma, seguendo le orme del suo predecessore Alain Scherrer – che Pini ha caldamente ringraziato «per gli insegnamenti dati in questi anni» – anche per il nuovo sindaco è fondamentale «fare squadra». Una squadra che deve vantare nella propria rosa un Municipio coeso e collaborativo. «Perché un sindaco, come mi ha insegnato Alain, da solo non va da nessuna parte», ha proseguito Pini invitando tutti i colleghi, al termine del giuramento, a condividere questo particolare momento di festa con lui e presentandoli ai presenti, in particolare ai più piccoli.
Ma soprattutto una squadra nel senso più ampio del termine, che deve poter annoverare ogni singolo abitante di Locarno. Non a caso, ieri mattina, nella sala del Consiglio comunale Pini ha voluto che ci fosse un’urna, nella quale i presenti hanno potuto inserire un messaggio, un auspicio, una proposta per migliorare, tutti assieme, la città, la sua qualità di vita e, di riflesso, la quotidianità di chi a Locarno abita oppure la vive per lavoro e per piacere. «Vorrei che passasse il messaggio che la politica non è, e non deve essere, qualcosa di lontano dai cittadini. Ma che, a tutti gli effetti, è un servizio grazie al quale, con una partecipazione corale, è possibile individuare non solo le soluzioni maggiormente realizzabili, ma anche quelle che si dimostrino le più corrette e condivise per il bene comune».