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Anche il settore giovanile Acb in mano a Bentancur e Martignoni

L’assemblea dell’associazione ha ratificato, con qualche contestazione formale, il nuovo comitato controllato dalla Sa

(Ti-Press/Crinari)
15 ottobre 2024
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Detto fatto. Alle dichiarazioni del 3 ottobre – quando il presidente dell’Acb 1904 Sa Brenno Martignoni Polti da queste colonne annunciava l’intenzione non solo sua ma pure del patron granata Pablo Bentancur di prendere in mano anche il comitato del settore giovanile – questa sera all’hotel Unione sono seguiti i fatti. L’assemblea dell’associazione, alla presenza di una sessantina di persone e di due addetti alla sicurezza privata che hanno scortato il patron peruviano, li ha ratificati prendendo inizialmente atto della loro designazione. Infatti per statuto la Sa, in quanto co-finanziatrice dell’associazione, ha il diritto di designare il 60% dei membri di comitato. Fra gli uscenti è stato dunque confermato solo Roberto Mercoli (a sua volta presidente del Club dei cento), mentre a soli otto mesi dall’assemblea di marzo che li aveva eletti hanno dimissionato Pamela Colombo (presidente), Paolo Gaggi (vice), Martino Colombo, Marco Ghidossi e Marco Segat (membri). Completano il comitato, rinnovato in gran parte, composto per ora da quattro membri e presieduto da Martignoni Polti, lo stesso Bentancur e Adriano Meoli (tutti e tre indicati dalla Sa). Né dall’associazione né dall’assemblea sono stati proposti altri nomi. Il quinto membro, o gli altri membri, sarà quindi cooptato dal comitato.

Richiesta di rinvio inascoltata

Per buona parte dell’assemblea in sala nessuno ha eccepito. Ha rotto gli indugi Bruno Bassetti esprimendo «delusione per il fatto che non si sia preparata la candidatura del quinto membro». Controcorrente Franco Lazzarotto, dichiaratosi «basito e per niente felice di quanto sta succedendo. Dal profilo formale nessuno qui dentro ha in chiaro cosa intenda fare il nuovo comitato: stiamo per firmare una cambiale in bianco abbastanza pericolosa. Non ho niente contro nessuno né contro Bentancur. Sono soltanto pro Acb. Perciò propongo che chi intende prendere in mano l’associazione torni prossimamente qui presentando all’assemblea il proprio programma e le persone che completerebbero il comitato. Nel frattempo quello uscente potrebbe rimanere in sella per qualche settimana».

Chiesto e ottenuto un voto di fiducia

Pablo Bentancur ha preso la parola affermando che la Sa «è sana con un budget annuo di 3 milioni, uno dei più bassi della Challenge League». E ha chiesto, dopo aver ricordato quanto fatto in passato a favore del Lugano calcio, un «voto di fiducia: sono convinto di saper portare avanti il gran lavoro fatto dal comitato. Recentemente ho voluto incontrarlo e verificando la situazione sono convinto della necessità di fare una sola Acb, una sola famiglia. La nostra porta è aperta per accogliere in comitato uno, due ma anche tre altri membri». Parole cui è seguito un caloroso applauso. Mentre non ha fatto breccia l’auspicio di Lazzarotto. A proposito di porte aperte, il vicesindaco Fabio Käppeli, capodicastero Economia, finanze e sport, si è felicitato con gli eletti e ha ribadito la disponibilità dell’autorità cittadina a collaborare con l’Acb. Nessun accenno invece al fatto che l'Acb 1904 Sa non abbia ancora pagato l'affitto dello Stadio comunale, pari a 50mila franchi annui, nonostante il precetto esecutivo inviatole recentemente dall'Ente Sport.

Il Brenno infastidito

Dal canto suo Brenno Martignoni Polti prendendo le difese di Bentancur si è detto «infastidito di essere tacciato come uno che arriva da chissà dove: dal 17 giugno, quando il Consiglio di amministrazione della Società anonima mi ha designato come presidente, sono al fronte con tutte le mie energie. Non so quanti prima di me lo abbiamo fatto. Preciso inoltre che questo non è il progetto di Bentancur ma dell’Acb, che mira a far vivere la piazza calcistica di Bellinzona, sia con la prima squadra, sia col settore giovanile».

In precedenza uno dei due revisori aveva contestato il fatto che la Sa abbia finanziato l’associazione durante la stagione 2023/24. «Semmai, in effetti, questo è successo in passato», ha riconosciuto il presidente del giorno Luca Zorzi. L’ex amministratore della Sa, Gabriele Gilardi, ha dal canto suo ricordato che la Società anonima si assume fra le altre cose anche la quota annuale versata al Team Ticino, pari a 90mila franchi.


Ti-Press/Crinari
La presidente uscente e dimissionaria Pamela Colombo

Il progetto del comitato breve

Pamela Colombo nella sua relazione presidenziale ha ripercorso quanto fatto in questi pochi mesi «da un team di persone: abbiamo circa 290 bambini e 15 squadre ed era necessario strutturare il settore giovanile». Molto succintamente l’obiettivo «era di predisporre un’organizzazione rivolta alla continuità e all’autonomia finanziaria, che abbiamo trovato con un buon equilibrio fra entrate e uscite. Il tutto coinvolgendo collaboratori professionisti e valorizzando al meglio le risorse umane, fra cui i molti validi volontari. Tre i progetti faro: oltre alla scuola calcio anche Academy (coinvolgendo sodalizi vicini) e Lab (gruppi di lavoro specifici)».

Secondo il Plr ‘credibilità a picco’

Nel frattempo il capogruppo Plr in consiglio comunale, Andrea Cereda, ha inoltrato un’interpellanza al Municipio nella quale evidenzia il timore che l’Acb “stia colando definitivamente a picco con la credibilità di chi ora la rappresenta”. In definitiva “mentre la città si è sviluppata ed è andata avanti, qualcuno sembra rimasto a 15 anni fa”. Un chiaro accenno al già sindaco e oggi presidente granata, il quale ventila l’eventualità di un nuovo stadio che verrebbe realizzato a spese dell’Acb o di un finanziatore argentino. Da qui una serie di domande volte a capire soprattutto cosa sappia l’esecutivo dell’investitore e delle sue reali intenzioni e quali terreni sarebbero idonei e pianificabili per ospitare uno stadio. Alcune risposte sono già state pubblicate sulla Regione di ieri.


Ti-Press/Crinari
L’assemblea tenutasi all’hotel Unione

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