‘Il mancato sostegno cantonale è un cattivo segnale. Non accettiamo che si voltino le spalle alle zone periferiche e a chi continua ad abitarle’
Il mancato sostegno cantonale al proseguimento del progetto di trasporto pubblico “Verzasca mobile”, che funziona su chiamata applicando tariffe accessibili a tutti, è “un cattivo segnale per le valli”. A pensarla così sono il distretto Plr di Locarno e quello di Vallemaggia: “Non accettiamo che si voltino le spalle alle zone periferiche e a chi continua ad abitarle”.
In una presa di posizione inviata ai media, i due distretti liberali specificano: “Il servizio innovativo, che funziona molto bene e che porta un concreto sostegno alle zone periferiche, rischia di chiudere per mancanza di volontà da parte del Consiglio di Stato. Noi ci schieriamo compatti a favore di una soluzione per dare un futuro a questo servizio di mobilità su chiamata, emblematico della necessità di sostenere concretamente e senza fronzoli le zone periferiche”.
E ancora: “Rischiare di far affondare, per poche decine di migliaia di franchi, un progetto che rappresenterà un’opportunità per altre regioni è un cattivo segnale per la qualità residenziale e turistica delle valli”.
Verzasca mobile, durante la fase test durata tre anni, è stato finanziato da Berna, Bellinzona e dai Comuni tramite dei fondi ad hoc. Ora, però, il Cantone (che versava 60mila franchi annui) ha deciso di cancellare il suo contributo, mettendo a repentaglio l'esistenza di questo servizio di trasporto pubblico.
“In generale, questo progetto rappresenta un tassello fondamentale nel garantire alle zone periferiche un miglioramento della mobilità e di conseguenza dell’attrattiva del territorio, visto che contribuisce a sgravare una strada che, soprattutto nei mesi estivi, è sottoposta a forti pressioni per il traffico – prosegue la presa di posizione Plr –. Un servizio noto per essere a disposizione di giovani, anziani, famiglie e aziende, che mese dopo mese è sempre più utilizzato e apprezzato. Non è il momento per disimpegnarsi nel sostenere finanziariamente iniziative che mostrano di funzionare bene: noi non intendiamo voltare le spalle alle valli e a chi continua ad abitarci, perché il rilancio demografico è un obiettivo fondamentale per custodire il patrimonio che rappresentano le zone periferiche”.
Per i due distretti liberali si tratta dunque di individuare le giuste priorità per investire denaro pubblico sul territorio. “Quando un servizio come Verzasca mobile, cifre alla mano, funziona, è apprezzato ed è percepito come un valido sostegno anche dalle comunità locali, mal si comprende una decisione come quella del governo, che a fronte di investimenti milionari altrove per poche decine di migliaia di franchi rischia di privare una regione di un attore importante a livello di mobilità e di sviluppo. Il sostegno alle zone periferiche non può fermarsi alle belle parole e alle buone intenzioni.
Tanto più che il previsto sviluppo del servizio di minibus in altre regioni dalle esigenze simili passa proprio dal suo consolidamento nel tempo in Verzasca. Inoltre, in diverse regioni svizzere questo sistema complementare al trasporto pubblico sta riscontrando grande successo e sta avendo un effetto di ottimizzazione per lo Stato, anche perché si possono evitare corse di bus vuoti in certi orari. Lo Stato non può arrivare ovunque e finanziare tutto? È un principio che il Plr da sempre condivide. Perciò occorrono visioni, priorità e scelte: abbandonare l’aiuto al Verzasca mobile è più una mancanza di lungimiranza e progettualità che un risparmio”. I due distretti Plr auspicano quindi che venga trovata una soluzione a livello parlamentare e s'impegnerà in questo senso con i suoi deputati.