Vi sono ancora dei dubbi dopo il rilascio della licenza edilizia per il grande progetto di riqualifica della zona sud del comparto Grand Hotel
Va bene che il progetto Urbania per via della Stazione a Muralto è blindato dal Piano particolareggiato del comparto Grand Hotel, nel quale è contenuto. Ma tutta la zona è anche protetta dall’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (Isos) e «non se ne tiene conto».
Ribadisce quanto detto in passato, Benedetto Antonini; e facendolo socchiude la porta a un ricorso della Società ticinese per l’arte e la natura (Stan) contro il progetto stesso, che proprio nei giorni scorsi, come anticipato da ‘laRegione’, aveva ottenuto la licenza edilizia da parte del Municipio di Muralto. I temi, già sollevati quando la Renzetti Properties Sa e la Posteggi Stazione Muralto Sa avevano presentato il loro progetto, sono per la Stan sempre gli stessi: l’Isos appunto, ma anche il fatto che, allo stesso modo, non verrebbe adeguatamente considerato che il progetto rientra nell’area di protezione di un bene culturale come il Grand Hotel. E poi c’è tutto il discorso del porticato fronte via della Stazione, reso celebre delle gigantografie delle stelle del cinema che campeggiavano durante i Festival degli anni 50 e 60. In più, Benedetto Antonini svela un dettaglio che forse così dettaglio non è: «Abbiamo chiesto l’intervento della Commissione federale natura e paesaggio, ma ci è stato risposto che tale intervento dev’essere sollecitato direttamente dal Cantone. Così abbiamo chiesto al Cantone di farlo, ma questi si è rifiutato. Cosa significhi questo rifiuto non lo so, ma sicuramente non è niente di positivo e va certamente approfondito». Per ora, la Stan sta analizzando il preavviso cantonale e la decisione comunale per decidere se ricorrere contro la licenza edilizia «come autorevoli voci locarnesi ci spingono a fare», stando allo stesso Antonini.