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Ex-Globus, si parte a settembre. ‘Urbania’: ‘Licenza, dove sei?’

Sembrano potersi sbloccare a breve due situazioni cruciali fra Locarno e Muralto. Intanto, La Nouvelle Belle Époque va verso il progetto definitivo

Quanto bisogno c’è di una nuova vita
26 aprile 2024
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Settembre 2024. È la nuova tempistica d’inizio cantiere per la trasformazione dell’ex Globus in Largo Zorzi. A dissipare tutti i dubbi sulle reali intenzioni di Artisa di effettivamente dar seguito all’impegno di investire anche in centro a Locarno – e più precisamente laddove anche il Comune ha intenzione di riqualificare gli spazi pubblici del centro urbano – è la stessa azienda, sollecitata da ‘laRegione’. Azienda la cui domanda di costruzione per ristrutturazione e valorizzazione dell’area ex Globus, più quella delle cosiddette botteghe Varenna, ha già ottenuto da tempo una licenza edilizia cresciuta in giudicato, alla quale però sembrava tardare a dare concretezza. In realtà i tempi si sono allungati perché era necessario sia portare avanti e concludere delle trattative con un inquilino commerciale del complesso, sia sistemare alcune questioni tecniche in vista del cantiere. La scelta di iniziare i lavori a settembre viene giustificata con l’esigenza di non sovrapporsi con i grandi eventi della stagione estiva; grandi eventi che con il Film Festival, ma di più ancora con “Moon and Stars” a luglio, vanno solitamente ad occupare anche ampie fette di Largo Zorzi.

Commerci, ristorazione e il collegamento col Museo

Il progetto Globus consiste nella ristrutturazione completa del piano terra, dove su 1’200 metri quadrati troveranno casa attività commerciali, con aree bar e ristoranti. Sopra vi saranno appartamenti, anche in un nuovo volume previsto lungo via Santa Caterina. Sarà pure ristrutturato il volume che si affaccia su via delle Pannelle, dove verranno modificate le suddivisioni interne e vi sarà un ampliamento a ovest tramite una nuova ala. Ciò consentirà l’inserimento di un “boutique hotel” di piccole dimensioni. Va anche ricordato che Artisa creerà un nuovo percorso pedonale in partenza dai portici verso via Santa Caterina, costeggiando il muro attuale in pietra che delimita il giardino, per giungere fin sulla nuova piazzetta situata in prossimità del futuro Museo cantonale di storia naturale.

‘Il preavviso cantonale data fine 2023’

Per un progetto che ha tutta l’aria di potersi sbloccare, ve n’è un altro in attesa di un atto che appare una formalità, ma che tuttavia fatica ad arrivare. Parliamo di “Urbania” – ovverosia la riqualifica di tutto quanto c’è sotto il porticato che delimita lungo via della Stazione il comparto del Grand Hotel – e parliamo della relativa licenza edilizia che dovrebbe venir concessa dal Municipio di Muralto. Ad interrogarsi sui ritardi di tale concessione è Luca Renzetti, che con il papà Angelo detiene la Renzetti Properties Sa. Premette il consigliere comunale di Locarno che «noi abbiamo depositato oltre un anno fa la domanda di costruzione, dopodiché c’era stata una richiesta atti (poi risolta) per questioni non fondamentali. Parallelamente v’erano tre opposizioni: due da parte di privati e una della Stan. Gli opponenti erano stati incontrati con successo (salvo, purtroppo, la Stan, che non si è più palesata) e un preavviso cantonale favorevole era stato inviato a fine 2023 in Comune a Muralto. Da lì in avanti siamo in attesa». Renzetti aggiunge che «ovviamente ci sono state le elezioni comunali, e più in generale è giusto che il Municipio si prenda i suoi tempi tecnici, ma a un certo punto questi tempi dovrebbero esaurirsi. Questo per dire che ci attendiamo a brevissimo la licenza edilizia».

E partire con “Urbania” significherebbe finalmente riqualificare una striscia di territorio che rientra nel Piano particolareggiato del Grand Hotel, ed è quindi strettamente attinente a quanto sta succedendo sull’ampio sedime a nord, al cui apice troviamo il grande albergo. «Va detto – considera Renzetti – che il Piano particolareggiato è dettagliatissimo e definisce molto chiaramente cosa si può fare e cosa no. Il nostro progetto si attiene ovviamente con scrupolo alle indicazioni pianificatorie, che emergono oltretutto da ampie consultazioni cui aveva partecipato anche la Stan».

“Urbania” è promosso non solo dai Renzetti – proprietari degli stabili compresi fra la Ramogna e l’autosilo –, ma anche dalla Posteggi Stazione Muralto Sa. L’investimento complessivo, per un progetto misto commerciale-amministrativo-residenziale, supera i 30 milioni di franchi.

Spazi pubblici, priorità da discutere

Tornando sull’altra sponda della Ramogna, non si può parlare di ex Globus senza accennare al grande progetto comunale “La Nouvelle Belle Époque”, i cui contenuti di massima sono ormai piuttosto noti, anche perché presentati di recente in occasione di una serata pubblica. Bruno Buzzini, titolare del Dicastero opere pubbliche, ne è il “papà” politico, avendo seguito l’iter fin dal principio. «Confermo che anche il Comune ha ricevuto informazioni inerenti all’imminente inizio del cantiere per l’ex Globus. Ovviamente, ce ne rallegriamo. Per quanto riguarda la riqualifica degli spazi pubblici del centro urbano (parliamo di 50mila metri quadrati dal Debarcadero alla Rotonda, più piazza Muraccio, ndr) a breve il Municipio incaricherà il team di progettazione che aveva vinto il concorso di elaborare la progettazione definitiva (il cui onorario già era stato votato dal Consiglio comunale). A questo necessario affinamento farà seguito, nel ’25, l’elaborazione del messaggio con il credito di costruzione, che dovrebbe consentire di iniziare i lavori nel corso del 2027». Un elemento che veniva dato per scontato era la priorità concessa proprio a Largo Zorzi, per iniziare dalla zona del lago un lungo discorso proiettato a ovest. Non è però più così sicuro – come emerso durante la serata pubblica – che questa previsione verrà confermata dai fatti.

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