Le due comunità hanno subito enormi danni: case distrutte, persone che hanno perso tutto, aziende agricole e attività turistiche devastate
Stamattina a Prato Sornico scorrevano nuove lacrime: una costante, in questi giorni di disperazione. Davano l’esatta misura di un’umanità colpita nell’intimo in quanto parte integrante del territorio che la ospita; di una simbiosi che ancora e soltanto troviamo nei territori di Valle. Le lacrime erano quelle di Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara, e di Wanda Dadò, sua omologa di Cevio: una commovente, coraggiosa ammissione di sconfitta di fronte all’ineluttabile, ma anche un potente messaggio di immediata reazione; quella necessaria per affrontare assieme la salita più dura. Su iniziativa dei due Comuni è stata lanciata una raccolta fondi denominata “Bavona e Lavizzara - Ricostruiamo insieme”. La campagna vuole essere la principale piattaforma di sostegno per rispondere alle esigenze più immediate, ma anche per guardare verso la ricostruzione, simboleggiata, poche decine di metri più a valle, dall’encomiabile lavoro svolto in zona Centro sportivo dai militi dei Corpi pompieri di Lavizzara e di Cevio.
Dazio ha parlato di «sacrifici di generazioni andati distrutti in pochi minuti», di danni che Lavizzara ha subito «ad abitazioni primarie, secondarie, ad aziende agricole, alla scuola, al Centro sportivo, alla centrale termica, alla rete idrica, alle microcentrali e ad altre infrastrutture». Dadò gli ha fatto eco ricordando la Valle Bavona, «patrimonio protetto a livello internazionale, ora devastata e inaccessibile», dove i proprietari di case primarie «hanno perso tutto», così come le aziende agricole, i cui stabilimenti sono andati distrutti. «Il danno maggiore l’abbiamo avuto nelle Terre di Fontana, Bosco di Mondata e Roseto, che sono irriconoscibili. L’ultimo evento paragonabile risale al 1594, ed è documentato su una pietra». La campagna di raccolta fondi è uno strumento «per ricostruire, per ridare vita, speranza e splendore alle nostre comunità». Gli Iban dei due conti correnti che Lavizzara e Cevio chiedono di privilegiare rispetto a qualsiasi altra azione sono i seguenti: CH18 0076 4224 7339 0200 1 (Comune di Lavizzara e Comune di Cevio, 6675 Cevio) e CH52 8080 8008 5769 1561 1 (Comuni di Cevio e Lavizzara, via Pretorio 4, 6675 Cevio).
Unitamente ai sindaci erano presenti i comandanti dei due Corpi pompieri Doriano Donati (Lavizzara) e Mattias Janner (Cevio), il presidente della Fondazione Valle Bavona Lorenzo Dalessi, il caposezione Enti locali Marzio Della Santa e il responsabile di Stato maggiore regionale di condotta (Smrc), capitano Antonio Ciocco. Quest’ultimo ha fornito alcune cifre significative: le case danneggiate totalmente o parzialmente sono 110 e 10 le vetture censite lungo i corsi d’acqua. Inoltre, superano il centinaio le chiamate al numero verde della polizia (0840 112 117) da parte di persone che non avevano più notizie di loro congiunti; l’invito a quelle stesse persone è di richiamare per “resettare” le segnalazioni dopo che i contatti sono stati ristabiliti.