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Masterplan Verzasca, un nuovo ciclo con vista… sulla Tour Eiffel

Con il coordinatore Alessandro Speziali facciamo il punto tra progetti conclusi nei primi 5 anni, quelli che proseguono e altri che stanno per partire

1 giugno 2024
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Chiuso un ciclo, se ne apre subito un altro. E non poteva essere altrimenti, visti il successo ottenuto dai progetti avviati e conclusi nei primi cinque anni, la necessità di portare avanti quelli ancora in corso e la voglia di concretizzare quelli in gestazione. Sì, la parola d’ordine per il Masterplan Verzasca 2030 non può che essere "continuità".

«L’Associazione dei comuni ha deciso ufficialmente di affidarci nuovamente il mandato per il coordinamento dei progetti, per cui il secondo ciclo del Masterplan è effettivamente partito», ci conferma Alessandro Speziali, coordinatore per la Fondazione Verzasca di quello che in sostanza è un Piano di sviluppo coordinato per il presente e il futuro della Valle. Un ciclo sulla carta di quattro anni ma che in realtà, «seguendo la formula trovata con il Cantone, si vorrebbe rendere duraturo proprio perché ci si è resi conto dei risultati concreti che dà uno strumento come il Masterplan, ormai imprescindibile per le realtà periferiche come la Verzasca. Nei primi cinque anni abbiamo già visto molti progetti concludersi, alcuni dei quali davvero importanti. Dalla realizzazione dell’albergo diffuso a Corippo (di cui nello specifico si è occupata l’omonima Fondazione), ai decisi passi avanti compiuti dal campeggio a Brione, al rinnovato marchio Vera Verzasca, al quale si sono aggiunte nuove aziende come la neonata Verzaschella (bevanda analcolica gassata con siero di latte della Valle) o il Verzasca Beer. L’obiettivo ora è coinvolgere ulteriori aziende ma anche aiutarle a promuovere il prodotto – grazie anche al nuovo e-commerce sul sito verzasca.com – e a inserirsi nella rete di commercio e ristoranti, creando un circolo virtuoso. Abbiamo inoltre realizzato gli spazi di coworking a Tenero (freschi di restyling, ndr) e Brione, assicurato molti lavori di recupero paesaggistico e rinnovato il concetto della rassegna gastronomica. Non da ultimo, abbiamo inserito nuovi eventi in Valle, ad esempio il mese della castagna e la rassegna natalizia Natál in Vall, di cui ora si occupa molto bene il Municipio. Appuntamenti che abbiamo cercato di “spalmare” sulle quattro stagioni, portando avanti il discorso molto importante della destagionalizzazione dell’offerta, che sarà centrale anche nel nuovo ciclo di Masterplan. Miriamo infatti a un territorio vivo e non intermittente, non solo bello da visitare, ma anche da vivere».

Molto apprezzato è anche il servizio di trasporto su chiamata con bussini elettrici Verzasca Mobile, anche se Speziali sottolinea come «è in atto una corsa contro il tempo per trovare una soluzione di finanziamento solida per non fare cessare il servizio tra pochi mesi».

A Brione il campeggio avanza, il negozio… riparte

Tra i progetti prioritari del Masterplan c’è sicuramente il citato campeggio a Brione Verzasca, previsto in zona Gerre su un terreno di quasi 13mila metri quadrati di proprietà del locale Patriziato. La struttura dovrebbe contare un’ottantina di stalli ed essere caratterizzata da elementi innovativi (come le casette ‘Pod’), un’area camper e un edificio multifunzionale, per un investimento di almeno 3,5 milioni di franchi… «Siamo in fase avanzata, abbiamo già un gestore d’esperienza come il Tcs e siamo in pieno concorso di architettura per definire nel dettaglio una struttura che vogliamo non solo funzionale ma anche perfettamente armoniosa con il territorio, dovrà essere una perla alpina in grado di elevare la qualità dell’offerta turistica in valle. A livello di costi, abbiamo raggiunto la promessa di finanziamento di tutta la parte di progettazione fino alla domanda di costruzione, che speriamo di poter presentare a breve, in modo da essere pronti per la stagione estiva 2026. Un esempio di come, tra l’altro, è ottima la collaborazione con l’Ufficio cantonale per lo sviluppo economico e l’Ers del Locarnese».

Dovrebbe essere invece pronto per fine 2025 (e non come previsto nella prima metà dell’anno) un altro importante tassello, il nuovo negozio Coop, inserito in una struttura di circa 330 metri quadrati che ospiterà anche un’agenzia postale. Rallentato da un ricorso ora archiviato, i lavori dovrebbero partire entro settembre, dopo le vacanze dell’edilizia… «La sua realizzazione rappresenta un gran bel colpo, messo a segno grazie ai contatti creati dalla Fondazione e al Municipio che ha colto l’occasione per assicurarsi la presenza di un importantissimo servizio per la popolazione. Era infatti stato indicato quale progetto prioritario nel sondaggio effettuato tra la cittadinanza e con la sua realizzazione invertiamo la tendenza dei servizi che se ne vanno dalla periferia».

Tra i progetti che proseguono, anche il polo alpino di competenza della lana (completato da Pro Verzasca il sentiero tematico, da sviluppare l’offerta legata alla produzione e al benessere), mentre resta per ora ancora fermo il Centro polisportivo di Sonogno (che darebbe la possibilità di praticare sport tutto l’anno, completando l’offerta con nuovi posti letto e ristorazione, ndr), con il Municipio che ne sta ancora valutando la sostenibilità finanziaria.

Ponte dei Salti e diga, due simboli da rivalorizzare

Nuovo ciclo significa anche nuovi e ambiziosi progetti, con uno in particolare che tocca due veri e propri simboli della Verzasca come il Ponte dei salti di Lavertezzo e la diga all’ingresso della vallata… «Potremmo definirli la Tour Eiffel e l’Arco di Trionfo della Valle, che però necessitano di una bella rispolverata in quanto sono rimasti fermi a quando i turisti erano ancora pochi, o sicuramente molti meno di oggi. Il potenziale è altissimo, ma bisogna svilupparlo nel solco della qualità e l’idea è di far svolgere un’analisi della situazione attuale, dalla quale ricavare tutta una serie di misure concrete per migliorarne la fruibilità. Una rivalorizzazione a tutto tondo: turistica, commerciale, paesaggistica, funzionale. E tenendo conto anche delle dinamiche tra queste due icone della Verzasca. Reimmaginare e realizzare, dunque, anche nell’interesse dei residenti».

Una Valle dunque a misura d’uomo e di qualità, «in sintonia con gli obiettivi dell’ente turistico Ascona-Locarno, con cui collaboriamo gomito a gomito».

Se quindi fino a qualche anno fa l’obiettivo era principalmente quello di attirare più gente possibile, proprio alla luce dell’elevato numero di turisti che ogni anno visitano una regione che anche per la sua speciale conformazione sembra ormai aver raggiunto un punto di saturazione (perlomeno nei periodi più gettonati come l’estate), stavolta si mira più che altro a «elevare la qualità dell’offerta e rendere il nostro turismo più sostenibile. In questo senso, monitoriamo costantemente con un apposito gruppo di lavoro la situazione del traffico e apportiamo misure per migliorarla (ad esempio con i pannelli luminosi sul Piano che informano sulla disponibilità di posteggi in valle), tenendo allo stesso tempo alta la pressione sul Cantone per quel che riguarda i cantieri e la realizzazione di migliorie infrastrutturali sulle strade».

Cantieri o no, la via imboccata dal Masterplan Verzasca 2030 sembra proprio quella giusta… «Sì, il bilancio è molto positivo e lo dimostra anche il fatto che chiuso il primo ciclo, erano tutti contenti di poterne subito aprire un secondo. E qui ci tengo a sottolineare l’ottima collaborazione che c’è con tutti gli attori coinvolti, dal Municipio di Verzasca ai Comuni del Piano alle associazioni, ai patriziati, fino alla popolazione. Il Masterplan è decisamente uno strumento che funziona, anche perché permette di sgravare i Comuni dello sforzo – in termini di tempo, risorse e conoscenze – richiesto dallo sviluppo economico e non solo».

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