Locarnese

Verzasca, ‘il Masterplan è uno strumento che convince’

La consultazione popolare per il rinnovo del piano di sviluppo ha visto una partecipazione sentita. Parola chiave per il futuro: sostenibilità

Socialità, demografia, economia, turismo, viabilità, cultura… lo sviluppo ha molteplici dimensioni che vanno calibrate
(Ti-Press)
8 marzo 2022
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«In tutta onestà, speravamo in una bella partecipazione. Ma il numero dei partecipanti finali ci ha sorpreso in bene. Il responso è stato davvero ottimo», osserva con soddisfazione Alessandro Speziali, coordinatore del ‘Masterplan Verzasca 2030’, quando gli chiediamo un paio di considerazioni circa l’esito della consultazione popolare per il rinnovo del piano di sviluppo della valle (avviato nel 2018). Il sondaggio spedito a tutti i fuochi è stato lanciato lo scorso 10 febbraio dall’Associazione dei Comuni della Valle Verzasca e del Piano (Acvv), con il coordinamento della Fondazione Verzasca.

La consultazione si è conclusa il 20 febbraio scorso e, come sottolineato dal coordinatore, ha avuto una bella e sentita risposta, a dimostrazione dell’unità della valle e anche di condivisione dei progetti di sviluppo che la riguardano. Rispetto all’adesione della popolazione, Speziali aggiunge che una lettura molto positiva va anche data alle osservazioni scritte, che denotano interesse e attenzione per la costruzione condivisa del futuro della valle. «Il contributo è molto interessante e fondamentalmente ci dice due cose: il territorio è presente ed esprime interesse, e lo sviluppo della Verzasca attraverso il Masterplan è uno strumento che convince».

Clima partecipativo

Il piano di sviluppo non è «calato dall’alto, ma parte dal territorio e si adatta al territorio, permettendo alla progettualità di mettere radici»: tenendo fede a questo principio è stato lanciato il sondaggio di rinnovo, cui hanno partecipato «cittadini, aziende, consiglieri comunali e municipali… tutti (in totale 215, fra Piano e Valle; ndr) hanno potuto dire la propria», tiene a sottolineare, aggiungendo che «questo tipo di approccio aperto permetterà di calibrare al meglio le priorità, dando anche idee nuove per il futuro». Inoltre, negli anni – rimarca il coordinatore – sono state intessute fondamentali e «ottime collaborazioni con Comuni, patriziati, associazioni, aziende e privati. Anche con l’Organizzazione turistica e l’Ente regionale per lo sviluppo, nonché l’Ufficio per lo sviluppo economico. Il progresso si costruisce tutti insieme, ciò permette di trasporre i progetti dalla carta ai cantieri veri e propri».

Parola chiave: sostenibilità

Facendo scorrere i risultati consultabili al sito www.verzasca.ch/masterplan, emerge come fra i partecipanti sia essenziale la valorizzazione a tuttotondo della valle e la sua salvaguardia. La parola chiave è quindi «sostenibilità, che ha molte dimensioni». L’attenzione a questo tema è molto alta, conferma il coordinatore del Masterplan. La popolazione, in sostanza, auspica uno sviluppo sostenibile in tutte le sue forme – economica, demografica, turistica, culturale, viaria – rispettoso di una terra autentica: «L’obiettivo è quindi interpretare bene i concetti di crescita e sviluppo», chiosa Speziali. Una formula alchemica che ha quale ingrediente principale la valle con il suo bagaglio fatto di una natura mozzafiato, una storia e una cultura umane che su di essa si sono plasmate. «E che avranno ancora molto da raccontare».

Terra di economia e turismo circolari

La strategia di sviluppo si muove su tre assi condivisi: aumentare l’attrattiva residenziale (per arginare l’annoso fenomeno dello spopolamento), promuovere un turismo sostenibile e salvaguardare il territorio con il suo patrimonio naturalistico, storico e culturale, promuovendo per esempio iniziative che tutelino e valorizzino quello materiale (architettura tipica) e immateriale (tradizioni).

Primo asse ‘Vivere e lavorare in valle’, che chiama in causa, fra gli altri, opportunità di lavoro, servizi di prossimità alla popolazione, mobilità. Fra le priorità espresse dalla popolazione (52,1%) l’apertura di un nuovo e ampio negozio a Brione Verzasca (verosimilmente nel 2024); al secondo posto il 48,8 per cento della popolazione che ha preso parte al sondaggio chiede una «campagna strutturata di rilancio demografico».

Secondo asse di lavoro è il ‘Turismo sostenibile’ che, oltre essere un importante bacino di posti di lavoro, pone una questione non da poco: ovvero la gestione del traffico in valle che, soprattutto nelle stagioni calde e nei periodi festivi, congestiona la strada. "La questione della gestione del traffico di giornata è sempre molto sentita, e in questo senso si conferma molto opportuna la scelta fatta lo scorso anno di costituire un gruppo di lavoro permanente per la gestione della viabilità, coinvolgendo tutte le autorità del territorio", si legge nel comunicato stampa. Fra i progetti ritenuti prioritari per questo asse troviamo "il centro polisportivo a Sonogno, campeggio alpino a Brione, l’albergo diffuso a Corippo che verrà inaugurato tra poche settimane".

Il valore della natura e delle peculiarità territoriali (terzo asse ‘Territorio’) per la popolazione è molto forte: emerge infatti "l’apprezzamento per un innovativo progetto di territorio sostenibile, che potrebbe nascere in collaborazione con la Scuola alberghiera di Losanna" con cui sono già stati stabiliti dei contatti, ha aggiunto Speziali. Lo scopo è una Verzasca "terra di economia e turismo circolare: ovvero che privilegia una crescita sostenibile, vicina ai produttori e ai commerci locali, che sfrutta il trasporto pubblico, che propone attività ben integrate nella natura".

"Ora i progetti saranno valutati, approfonditi e condivisi con i Comuni, che ricoprono un ruolo strategico e centrale nello sviluppo del masterplan, chiarendo per ogni iniziativa i promotori, partner e finanziamenti. Una governance che in questi anni si è rivelata vincente e che intende impegnarsi anche nei prossimi".