Verzasca

Campeggio a Brione, il Municipio pronto a dar man forte

Per la creazione della struttura ricettiva in valle promossa dal Patriziato, al vaglio del legislativo un credito di 300mila franchi

15 gennaio 2023
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Un progetto, quello del nuovo campeggio di Brione Verzasca, che rappresenta un segnale di forte ottimismo e di crescita per tutto il territorio vallerano. Tra i nuovi trend del turismo, quello dei campeggi (in tutte le sue svariate forme, da quello ‘chic’ a quello tradizionale con le tende e i camper) evidenzia infatti un elevato numero di domanda. Sempre più viaggiatori cercano infatti il contatto diretto con la natura durante le vacanze, ed è per questo motivo che le destinazioni a vocazione turistica si concentrano sulla creazione e gestione di simili strutture. Il Patriziato di Brione Verzasca, nei panni di promotore del progetto, ha dunque deciso di giocare questa carta e realizzare, in località Gerre (sulla sponda destra del torrente Osola), su un sedime di sua proprietà, una simile opera, in grado di supportare le attività turistiche e ricreative del comprensorio. Il terreno in questione oggi accoglie uno spiazzo per i camper, un deposito di legname e funge da piazza di volo per gli elicotteri. In aggiunta ospita pure alcune baracche che i giovani della valle utilizzano quale punto di ritrovo per le loro attività.

Prioritario nel Masterplan

Nello specifico, i piani dell’ente prevedono di edificarvi un campeggio e di costruirvi un edificio multifunzionale. È stato assegnato il mandato di progettazione di massima delle infrastrutture necessarie allo Studio BFM di Gordola e a Sonognini-Partner l’elaborazione di un business plan. Le caratteristiche del campeggio sono la presenza di elementi preferibilmente innovativi (come le case mobili ‘Pod’), con incorporazione area camper e chiusura delle aree provvisorie. Da notare che l’esigenza di una simile infrastruttura è emersa chiaramente anche nel Masterplan della Verzasca, che lo ritiene prioritario. Secondo la pianificazione, nei quasi 13mila metri quadrati di terreno a disposizione trova posto anche un’area parcheggi per una quindicina di veicoli. A livello di contenuti, si prevedono un’ottantina di piazzuole per il campeggio (una ventina delle quali destinate al glamping), una ventina di stalli camper e una quarantina di posti tenda. Oltre che, come detto, allo stabile per i servizi, suddiviso in due ali.

Lunedì prossimo, 16 gennaio, intanto, il Consiglio comunale di Verzasca avrà, tra le trattande sul tavolo, anche la richiesta di un credito di 300mila franchi da destinare quale partecipazione del Comune al finanziamento dei lavori del Patriziato. L’Amministrazione guidata dal sindaco Ivo Bordoli, che in questi primi anni dall’aggregazione ha contribuito a sostenere diverse iniziative, sempre pronta a incoraggiare e aiutare progetti che giungono dalla cittadinanza, dalle associazioni e dagli enti pubblici, ritiene utile sostenere l’idea del campeggio per le ricadute, positive, economiche e sociali, che essa avrà sulla valle. Migliorerà l’offerta ricettiva, crescerà ulteriormente il turismo residenziale e indotti economici ricadranno sicuramente su ristoranti, bar, negozi e altre attrazioni.

Il finanziamento dell’opera

Per ciò che riguarda la gestione del campeggio, il Patriziato ritiene opportuno affidarla a un privato, dietro pagamento di un affitto annuo. A livello di costi, invece, l’operazione dovrebbe richiedere un investimento superiore ai 5,6 milioni di franchi. Cifre che saranno comunque ancora oggetto di precisi approfondimenti, in modo da giungere a un preventivo realistico, che possa essere sostenibile economicamente per l’ente promotore. Quest’ultimo si è già attivato nella ricerca di fondi e diverse promesse di aiuti sono già giunte da più parti. Trattandosi di un investimento di rilevanza regionale, il Cantone è pronto a dar man forte. A condizione che anche il Comune faccia la sua parte e accetti il credito. Un aiuto dovrebbe essere assicurato anche dal fondo d’accompagnamento dell’aggregazione (il Gran Consiglio a suo tempo ha stanziato 11 milioni), dal quale si spera di poter attingere ‘munizione’ per affrontare l’investimento.

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