La cura del territorio, il rispetto delle tradizioni, la tutela della propria autenticità alla base del conferimento del prestigioso premio internazionale
Nulla a che fare con le vette innevate dell’Himalaya o della catena alpina che richiamano leggendarie imprese e memorabili ascensioni. Il premio ‘Villaggio degli alpinisti’ (‘Bergsteigerdörfer’) che il Comune di Onsernone otterrà ufficialmente il 4 maggio, con una cerimonia prevista ad Auressio è, in primo luogo, un riconoscimento alla cura del proprio territorio, alle tradizioni storico-culturali autentiche a esso da sempre legate e al rispetto del contesto montano nel senso della Convenzione delle Alpi.
La vallata locarnese, col suo aspetto rurale preservatosi nel tempo, sinonimo di armoniosa antropizzazione, andrà ad aggiungersi, quale prima rappresentante del nostro cantone, alla quarantina di località europee che già fanno parte del ristretto club (due di esse si trovano nei Grigioni: St. Antönien, unitamente all’unione dei villaggi della Bassa Engadina di Lavin, Guarda e Ardez). Si tratta di un riconoscimento di grande valore, ideato dal Club alpino austriaco nel 2008 e in seguito esteso ad altri Paesi alpini a partire dal 2016, proprio allo scopo di rafforzare i legami tra comunità prevalentemente di montagna che condividono gli stessi ideali ma anche le stesse difficoltà e problematiche. Certificando, di fatto, le scelte virtuose delle loro autorità istituzionali e delle popolazioni indigene al fine di preservare un futuro a misura d’uomo e di ambiente circostante.
Da questa ‘unione’ tra villaggi, nascono ovviamente legami di amicizia ma anche e soprattutto, come ci riferisce il sindaco di Onsernone uscente, Stephan Chiesa, occasioni d’incontro e confronto su tematiche e problematiche, come detto, condivise: dallo spopolamento ai collegamenti pubblici, dal turismo ‘morbido e rispettoso dell’ambiente’ alla valorizzazione del territorio attraverso le sue peculiarità e le sue caratteristiche di integrità, dagli incentivi dei prodotti locali alla cura dei sentieri.
Onsernone, con i suoi circa 700 abitanti, rientra dunque nel gruppo di località situate tra Austria, Germania, Slovenia e Italia e selezionate, al termine di una meticolosa valutazione dai rispettivi Club Alpini (ciascuna associazione alpinistica è rappresentata da due componenti nel Comitato direttivo internazionale, che valuta le nuove richieste di ingresso e, se non sussistono più i presupposti, può dichiarare la perdita del riconoscimento), in questo ristretto novero di realtà. Una selezione approfondita, che richiede tempo e che ai Comuni eletti porta anche un positivo ritorno d’immagine a livello di turismo sostenibile. La località deve essere alpinisticamente interessante (offrire itinerari escursionistici, scialpinistici così come percorsi per ciaspolatori e per gli alpinisti) e possedere un’eccellente qualità paesaggistica, le sue strutture turistiche devono essere calibrate al carattere rurale del territorio (niente maxi alberghi “impattanti” o zone industriali che degradano l’ambiente) e nell’offerta devono trovare spazio anche proposte culturali (nello specifico pensiamo ad esempio al Museo Onsernonese, ai Mulini ad acqua, all’industria della paglia testimonianza di una cultura antica e di un tempo in cui gli abitanti vivevano esclusivamente della rendita agraria). Il tutto senza farne, ovviamente, una ‘riserva indiana’.
La fase di valutazione alquanto stringente, nel caso specifico di Onsernone, è iniziata nel 2023, dopo che il Club alpino svizzero ne aveva individuato il potenziale interesse. Come ricorda Chiesa, sono iniziati i sopralluoghi da parte degli incaricati e la raccolta di informazioni. Determinanti, ai fini dell’ottenimento del prestigioso riconoscimento, anche i progetti allo studio o avviati negli ultimi anni in Valle, parte dei quali riassunti nel ‘Progetto Onsernone 025 - Una Valle per scoprirsi’.
L’ottenimento del marchio, il cui merito va all’intuizione di amministrazioni comunali e patriziali che hanno avuto la tenacia di portare a termine un percorso non certo semplice, si spera possa anche fungere da freno allo spopolamento della valle, stimolando i suoi abitanti (soprattutto giovani alla ricerca di impiego) alla creazione di servizi necessari perché il turista si trovi a proprio agio visitando il territorio e le sue peculiarità. Non servono progetti faraonici, ma azioni mirate che possano favorire i residenti, attirare i visitatori e, si spera, anche nuove famiglie desiderose di stabilirsi lassù.
Dal punto di vista dei costi, il premio non comporta, per il Comune, spese particolari. La partecipazione al progetto richiede un importo annuo irrisorio, ampiamente compensato dalla creazione di una figura di coordinamento regionale e gestione del progetto stipendiata dai promotori stessi.
Sabato 4 maggio, il programma della giornata si apre alle 10.30, con l’arrivo dei partecipanti. Alle 11 vi sarà la parte ufficiale, seguita da un aperitivo; alle 12.30 è invece previsto il pranzo offerto. Non mancheranno la musica e le animazioni. In caso di brutto tempo si farà capo alla sala multiuso di Russo.