Ad Auressio si è svolta la consegna del prestigioso premio per la tutela ambientale, la cura delle tradizioni e la promozione del turismo a misura d'uomo
«È il segno che la nostra natura immacolata sulla quale i nostri avi hanno costruito, con fatica e sudore, i villaggi, ha un valore inestimabile». Così il sindaco di quindicina di Onsernone Andri Kunz, sabato dal balcone di Villa Edera ad Auressio, ha salutato i presenti alla consegna del premio internazionale ‘Villaggio degli Alpinisti’ (primo riconoscimento del genere in Ticino, ndr), un risultato di grande soddisfazione per la comunità vallerana, che testimonia di quanto una scelta virtuosa proiettata verso un futuro a misura d’uomo e di ambiente sia pagante.
La cerimonia, che ha richiamato nella piccola frazione circa duecento persone (tra loro rappresentanti dei club alpini svizzeri, dell’Austria e della vicina Italia, esponenti del turismo locarnese, autorità comunali e patriziali) è stata occasione di festa per l’Onsernone. A fare gli onori di casa anche l’ex sindaco Stephan Chiesa soffermatosi, nel suo intervento, sulle peculiarità del territorio (70% del quale costituito da boschi) e sull’iter che ha portato all’ottenimento del premio: «Tutto è partito nel febbraio dello scorso anno, su spunto dell’ingegnere forestale Giovanni Galli, ed è stato un percorso di candidatura veloce, grazie anche al gran lavoro condotto congiuntamente con le istituzioni vallerane. Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di entrare a far parte della ristretta cerchia (una quarantina di località in tutto l’arco alpino) dei ‘villaggi degli alpinisti’. Questo premio, che viaggia in armonia con un altro grande progetto, ‘Onsernone una valle per scoprirsi’, ci offre l’opportunità di stringere legami di amicizia con piccole comunità di montagna che devono affrontare problemi analoghi ai nostri (spopolamento, trasporti pubblici ecc.). La nostra valle è viva e oggi ne abbiamo la dimostrazione» – ha concluso Chiesa.
Nella delegazione di ospiti giunta ad Auressio vi era pure Tanja Bischofberger, del Club alpino svizzero (Cas), la quale ha sottolineato l’impegno profuso dal gruppo di lavoro costituito per l’ottenimento del riconoscimento e per la comunità in generale: «L’alpinismo non è solo performance fisica, bensì un insieme di valori (come le tradizioni culturali o la cura del territorio) che sono condivisi lungo tutto l’arco alpino da altri villaggi. Il Cas è orgoglioso di essere parte di questa celebrazione».
Dopo di lei ha preso la parola Philippe Wäger, responsabile del settore Ambiente presso il segretariato centrale del Cas, il quale ha sottolineato come il progetto ‘Villaggio degli Alpinisti’ abbracci l’intero arco alpino e accomuni popolazioni di villaggi – anche lontani centinaia di chilometri – confrontate con difficoltà da affrontare, nel quotidiano, simili. Igor Franchini, Regional manager dell’Ente regionale di sviluppo del Locarnese e Vallemaggia ha chiuso la parte ufficiale ricordando il sostegno dato a questa candidatura (che in termini finanziari si traduce in 40mila franchi) motivo di orgoglio per tutto il Locarnese. Dopo la consegna del riconoscimento, spazio al pranzo offerto. Per l’Onsernone tutta, dopo la consacrazione, l’ambizioso traguardo si trasforma ora in nuova partenza. Una grande sfida con al centro una frequentazione consapevole e sostenibile della montagna.