Vallemaggia

‘La Botega da la Lavizzara’ attende gli enti pubblici

Partita la campagna d'adesione alla cooperativa, buona la rispondenza della cittadinanza, ora si attendono le realtà istituzionali. A giugno si apre

24 aprile 2024
|

L’entusiasmo e la voglia di fare bene alle gerenti de ‘La Botega da la Lavizzara’ non fa certo difetto. Come sempre, però, per passare dai buoni propositi alla concretizzazione delle mille idee il passo è lungo. Astrid Lorenzetti Richina, Laura Andreoli Poncia e Tanya Scolla, le tre motivatissime mamme che si sono messe a disposizione per consentire alla popolazione vallerana di disporre di un piccolo punto di vendita di alimentari (ma non solo) a Prato Sornico attraverso la costituzione di una cooperativa (già iscritta al Registro di commercio) procedono spedite malgrado qualche intoppo (non solo per il vandalismo subito). Piccole comunità di valle come quella valmaggese, per avere un futuro devono essere esse stesse protagoniste e mettersi in gioco. Da qui l’idea di costituire un soggetto che nascesse con lo sforzo, anche economico, della popolazione indigena. Il successo di questa iniziativa, certamente non semplice, dipenderà in larga misura dall’adesione dei cittadini. «Per ora – come ci spiega Astrid Lorenzetti Richina – la rispondenza da parte della popolazione locale è stata buona, ma siamo solo all’inizio. Mancano però all’appello gli enti istituzionali e i potenziali sponsor, che per noi saranno determinanti. Ci auguriamo che anche questi ultimi abbraccino il nostro progetto, che non è solo la creazione di un negozio di alimentari. Per dare il via all’attività serve ancora una parte del capitale previsto che speriamo davvero di riuscire a raggiungere al più presto dal momento che il nostro obiettivo sarebbe di aprire entro l’estate. È perciò molto importante che anche le varie realtà locali collaborino tendendoci la mano».

Per il momento a dare il proprio contributo economico sono dunque stati in larga misura i residenti che dovranno anche assumere, una volta che il negozio verrà riaperto, l’impegno ‘morale’ ad acquistarvi prodotti in maniera regolare. Avere una bottega per una valle abitata da poche centinaia di anime nei mesi invernali (tra cui diverse persone anziane) sarebbe una boccata d’ossigeno. Altrimenti per reperire generi alimentari è necessario raggiungere la succursale Coop più vicina che si trova a Cevio, a circa 15 minuti di macchina.

Un piccolo centro multifunzionale

Dentro le spesse mura di Casa Moretti, sede del negozio, ci sarà molto di più dei classici scaffali con alimentari e merce di vario genere. Nella mente delle ideatrici (e stando a quanto riportato dal business plan) La Botega da la Lavizzara vuole proporre, citiamo, “un’idea di commercio innovativa, puntando su fasce orarie d’apertura più ampie (24h, 7 giorni su 7); self-service grazie a una cassa speciale automatica Bill che permette ai clienti di essere autonomi; prodotti con prezzi accessibili a tutti e il più possibile locali a Km 0 (frutta e verdura, pane fresco) e generi di prima necessità, e una piccola linea Bio. La Botega da la Lavizzara inoltre offrirà posto di lavoro per un’unita lavorativa al 100%, divisibile in circa 2-3 commesse a tempo parziale e garantire una presenza di 3 -4 ore al giorno in loco. La prospettiva è di fornire un servizio alla comunità della valle, nonché al turismo, creando un punto d’incontro sociale dalle persone più anziane alle più giovani, creando delle sinergie con gli altri attori del territorio come ristoranti, alpeggi, enti, associazioni e capanne alpine, coinvolgendo i progetti già esistenti sul territorio e quelli futuri”. Quali potrebbero essere le tappe successive? Assicurare la presenza di un info point, di un Internet caffè (nel negozio o nella sala Barocca); sfruttare gli spazi presenti per ricavare atelier per corsi; offrire un punto di noleggio biciclette; un servizio lavanderia per turisti e non; l’installazione di una postazione fotografica del Gran tour de Suisse. Iniziative che potrebbero dar luce a un piccolo centro multi-servizi insomma.

‘Evitare di perdere la stagione turistica’

Mille idee per ‘custodire’ la Lavizzara con chi condivide questa scelta, come Germano Mattei, di Montagna Viva, cooperatore di questo progetto dall’alta valenza sociale: «L’obiettivo è la riapertura della Botega in giugno, perché così sarà possibile sfruttare la stagione turistica e mettere un po’ di fieno in cascina in vista dei mesi più difficili, da ottobre a Pasqua. Il progetto merita sicuramente di essere sostenuto e appoggiato. Lo dobbiamo a questa valle e alla sua comunità. Importante sarà coinvolgere nel discorso anche gente da fuori, penso in particolare ai proprietari di case secondarie».

Chi desiderasse aderire al progetto lo può fare versando il proprio importo sul conto CH 8080 8003 7010 4694 7 intestato alla Società cooperativa La Botega da la Lavizzara, via Cantonale 6, 6694 Prato Sornico.