Locarnese

Camere ardenti a Losone, quella comunale e le altre

Approvato il credito di 120mila franchi per ospitare le salme nella chiesa di San Rocco. Per la casa funeraria allo Zandone c'è la licenza edilizia

L’entrata della chiesetta di San Rocco
(losone.ch)
9 aprile 2024
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Ha superato lo scoglio del Consiglio comunale la richiesta di credito di 120mila franchi, formulata dal Municipio, per la creazione di una camera funeraria all'interno della chiesetta di San Rocco a Losone. Un progetto nato in collaborazione con la locale Parrocchia, che per ristrutturare il piccolo edificio sacro, a due passi dal futuro Centro civico (con palazzo amministrativo e piazza) ha deciso di stanziare quasi 500mila franchi.

Prima di sottoporre il tema alla discussione del legislativo, riunitosi lunedì sera, la municipale Nathalie Ghiggi Imperatori ha fatto una premessa: «Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi una lettera dalla società che realizzerà una nuova casa funeraria allo Zandone: una struttura su un sedime patriziale per la quale a inizio 2023 era stata concessa la licenza edilizia». I lavori dovrebbero iniziare a breve. Su una superficie di circa 3'500 metri quadri, sorgerà uno stabile con camere mortuarie, sala per cerimonie, spazi adatti alla preparazione dei defunti e posteggi. Non è previsto, per contro, un forno crematorio.

«Una convenzione di questo tipo tuttavia pone una serie di problemi di concorrenza – ha aggiunto Ghiggi Imperatori –. Il regolamento cantonale ci vieta accordi tra Comuni e imprese private: non è accettabile costringere cittadini losonesi a far capo a una ditta piuttosto che a un'altra». Leonardo Pinoja, Udc, ha sollevato alcuni dubbi: «Da una parte siamo favorevoli a un contributo comunale per il risanamento della chiesetta. La stessa potrebbe però venir utilizzata per altri scopi, magari come spazio d'arte e di cultura. In più si tratta di un luogo normalmente destinato a riti cattolici: non possiamo pretendere che venga accettato come camera ardente da chi professa un credo differente. Il Municipio potrebbe prendersi un po' di tempo per cercare una soluzione diversa. Tanto più che nel corso degli anni l'utilizzo della camera ardente pubblica è calato». Quella attuale si trova all'interno del cimitero. La stessa è però considerata vetusta e troppo piccola: in futuro ne verranno ricavati loculi cinerari. «Come Comune dobbiamo assumerci l'impegno di offrire un luogo pubblico, gratuito, che funga da sala per il commiato dai propri cari. Il progetto in San Rocco prevede dei pannelli e una pedana modulabili e smontabili, lasciando così spazio anche per altri utilizzi. Siamo coscienti che qualcuno, per motivi religiosi, potrebbe sentirsi a disagio: per questo abbiamo aperto un dialogo per cercare soluzioni assieme al Policentro anziani in via Cesura, che pure dispone di una sua camera ardente, in un contesto laico».

Tra i temi affrontati nel corso della seduta, pure il credito di 40mila franchi per i progetti “BaseCamp revival” e “Locarno Young”: in sostanza verranno proposte una festa su invito nel periodo del Festival del film di Locarno, un'altra per la popolazione, attività per gli alunni delle scuole e una conferenza. La proposta del Municipio, nonostante da diverse parti sia stata definita “frettolosa”, ha ottenuto un'abbondante maggioranza di voti favorevoli.

Rispondendo a un'interpellanza di Ilaria Cellina (Il Centro) sul risanamento delle scuole comunali, costruite a metà degli anni Settanta del secolo scorso e che necessitano di interventi, il municipale Alfredo Soldati ha fornito diverse informazioni: «Lo scopo della ristrutturazione è mantenere l'istituto al passo con i tempi. A tale scopo è già stato costituito un apposito gruppo di lavoro che si è attivato. Inoltre, lo scorso mese di febbraio il Municipio ha deliberato un mandato a uno studio di architettura per un progetto di fattibilità, che sarà pronto verso giugno-luglio. Fornirà informazioni dettagliate sulle tempistiche e sulle necessità d'intervento, così come la valutazione su un eventuale trasloco degli alunni durante il cantiere. Seguirà, infine, il messaggio municipale con il progetto e la richiesta di credito, che dovrà essere discusso e votato dal legislativo».

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