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La grandine, la camera mortuaria e quel terreno prezioso

I temi affrontati dall'Assemblea parrocchiale di Losone. Il presidente: ‘Calano le entrate. Dobbiamo mettere in atto le giuste contromisure’

Lavori per riparare il tetto alla chiesa di San Giorgio
11 maggio 2024
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Un’Assemblea parrocchiale ricca di temi: dalle finanze del 2023 in rosso ai danni causati dalla grandinata del 25 agosto, passando per il controverso progetto della camera ardente. E poi c’è quel vasto terreno nel quartiere Campagne: 7’700 metri quadrati che si potrebbero far fruttare...

A seguito della recente riunione, alla quale ha partecipato una trentina di parrocchiani, abbiamo incontrato il presidente del Consiglio parrocchiale Silvano Beretta. «Ha suscitato dibattito la convenzione che abbiamo stipulato con il Comune per destinare la chiesetta di San Rocco anche a camera mortuaria – spiega –. In particolare alcuni presenti hanno sollevato dubbi in merito a questo ulteriore utilizzo dell’edificio sacro. Perplessità sono state espresse a riguardo del possibile incremento del traffico di veicoli, ai periodi di attesa dietro a un carro funebre e in particolare riguardo al fatto che l’oratorio in futuro non possa più ospitare altri eventi. Diversi parrocchiani o residenti nel nucleo di San Rocco si sono comunque dichiarati invece favorevoli a questa destinazione per i nostri defunti nel momento della veglia, con un’ampia possibilità di accogliere i famigliari e i visitatori».

Ricordiamo che il 16 aprile 2023 l’Assemblea parrocchiale aveva già deciso, con voto unanime, di stanziare un credito di mezzo milione di franchi per restaurare l’oratorio di San Rocco. Il Comune, dal canto suo, ha deciso recentemente, con il nullaosta del Legislativo, di versare 120mila franchi per una struttura modulare, da montare nella chiesetta per trasformarla, all’occorrenza, in camera ardente. La struttura attuale, che si trova nel cimitero, è considerata ormai vetusta e angusta: verrà riutilizzata per nuovi loculi cinerari.

«Ho spiegato che non ci sarà un ulteriore incremento di traffico – continua Beretta –. Nel costruendo centro comunale verranno realizzati posteggi sotterranei. Nemmeno per il carro funebre si vedono particolari problemi in quanto, a fianco della chiesetta, ci sono degli stalli che saranno adibiti a tale scopo. Utilizzare come camera mortuaria un edificio religioso non è una prima cantonale: avviene già in altri edifici sacri del cantone. Inoltre, smontando la struttura, in San Rocco continueranno le celebrazioni estive, come sinora, e potranno anche svolgersi, a discrezione della Parrocchia, concerti o esposizioni». Argomenti convincenti, tanto che la maggioranza dei presenti ha accettato la convenzione con il Comune. Nel frattempo, contro i 120mila franchi concessi dal Consiglio comunale per realizzare la camera funebre alcuni cittadini privati hanno deciso di lanciare un referendum.

Referendum contro il credito comunale

Gli stessi dovranno raccogliere settecento firme entro il prossimo 2 giugno. L’obiettivo dichiarato è quello di fermare il progetto per poi “discutere alternative e soluzioni più adeguate a soddisfare le esigenze della comunità, senza compromettere il carattere residenziale e la qualità di vita nel quartiere”.

Per quanto riguarda i consuntivi parrocchiali, approvati nel corso della seduta svoltasi al Centro La Torre, Beretta sottolinea che per l’anno 2023 la perdita ammonta a circa 21mila franchi. «Il nostro ente si trova confrontato con una costante diminuzione degli incassi derivanti dalle imposte parrocchiali. Negli ultimi 10 anni si è passati da un introito annuo di 134mila franchi a poco più di 120mila. Non è certo un segnale incoraggiante per gli amministratori della nostra comunità, chiamati a tutelare i beni parrocchiali. A Losone ci sono quattro chiese e due case parrocchiali da gestire. Questi edifici sacri comportano spese notevoli per la manutenzione. Il Consiglio parrocchiale auspica che la popolazione comprenda l’importanza anche storica, oltre che religiosa, soprattutto delle chiese, con i dipinti, gli addobbi sacri, l’antica sacrestia in San Giorgio, la statua lignea nella stessa chiesa e, non da ultimo, il previsto restauro della chiesa di San Rocco».

In questi giorni attorno alla chiesa di San Giorgio sono state montate delle impalcature: «Dobbiamo riparare la copertura del tetto, che era stata danneggiata seriamente dalla grandinata del 25 agosto scorso – afferma l’intervistato –. I grossi chicchi di ghiaccio si sono abbattuti anche sugli altri edifici sacri di Losone, così come sulle due case parrocchiali. In totale stimiamo che i lavori di ripristino costeranno circa mezzo milione di franchi. Una gran parte della somma sarà coperta dall’assicurazione sugli stabili, ma ci saranno anche spese a nostro carico per diverse decine di migliaia di franchi».

La situazione finanziaria desta qualche preoccupazione, nonostante nel 2021 la Parrocchia abbia inaugurato la Residenza Dorotea: in totale sono stati messi in affitto 21 appartamenti che generano un introito annuo netto di circa 60mila franchi. C’è pure un secondo progetto immobiliare, che potrà vedere la luce nei prossimi anni: «Non saremo noi, direttamente, a realizzarlo. La Parrocchia intende mettere a disposizione un terreno di 7’700 metri quadrati nel quartiere residenziale delle Campagne, con un diritto di superficie di 99 anni. L’assemblea ha dato il via libera e ora toccherà all’Assofide Sa, alla quale abbiamo conferito un mandato, trovare chi sia interessato a portare avanti la proposta. L’idea si basa sulla volontà di creare un piccolo quartiere con una ventina di casette per famiglie. Ciò potrebbe portare nelle casse del nostro ente circa 130mila franchi annui».