È il credito richiesto dal Municipio di Locarno per rinnovare l'illuminazione del centro sportivo di Solduno: la Gestione ha già dato il suo benestare
Un investimento di 450mila franchi per il rifacimento dell’impianto di illuminazione dei campi di calcio A (16 fari suddivisi su 6 pali), B (7/5) e C (12/4) del Centro sportivo alla Morettina. È il credito che richiede, attraverso il relativo messaggio, il Municipio di Locarno al proprio Consiglio comunale, per effettuare degli interventi che, scrive l'esecutivo locarnese, mirano a "ridurre sostanzialmente il consumo energetico attualmente generato da un sistema di illuminazione con fari e lampadine a scarica di vecchia generazione", i cui pezzi di ricambio non sono oltretutto più prodotti dal mercato. La Commissione della gestione ha già dato il suo benestare.
Inaugurato ufficialmente il 16 giugno 2001 e inizialmente concepito come centro sportivo polivalente con campi da calcio, da tennis, basket, unihockey e una pista finlandese, il Centro sportivo alla Morettina – la cui genesi del progetto ha incontrato in passato molte difficoltà, con superamenti di spesa di oltre 2,2 milioni di franchi – è attualmente strutturato essenzialmente per il calcio, con appunto tre campi, utilizzati da due società, l'Fc Solduno e l'Fc Aramaici. In tempi più recenti, sono stati realizzati dei nuovi spogliatoi presso il terreno principale, un impianto fotovoltaico ed è stata rifatta la recinzione dei campi. Ora tocca come detto all'illuminazione. Il sistema previsto, progettato seguendo le direttive della Swiss Football League (Sfl), si basa sulla tecnologia a Led, la stessa utilizzata per l’illuminazione del campo principale dello Stadio del Lido, rifatta nel 2018. A tal proposito, da Palazzo Marcacci indicano come "il risparmio energetico calcolato su un anno (base consumo 2022) ammonta a ca. 30'000 kWh anno. Calcolando il costo energetico al rialzo per i prossimi anni, il risparmio monetizzato ammonta a 7-8mila franchi all'anno".
Dalle verifiche effettuate è inoltre emersa la necessità di consolidare alcuni pali dell'illuminazione. Nello specifico, "le fondazioni del campo A sono idonee e non necessitano di interventi", mentre quelle dei campi B (2) e C (4) "necessitano di rinforzo", che verrà effettuato attraverso "l’ampliamento delle fondazioni attuali", variante "meno rischiosa rispetto al rifacimento completo dei plinti di fondazione".
Per quel che riguarda i costi, calcolando che 100mila franchi verrebbero prelevati dal Fondo per le Energie Rinnovabili (Fer) e 105mila sarebbero coperti dal sussidio cantonale (Fondo Sport-Toto), a carico del Comune resterebbero circa 245mila franchi, poco più della metà dell’investimento complessivo. Quanto alle tempistiche, il Municipio sottolinea come "il cronoprogramma è stato allestito nell’ipotesi di eseguire i lavori su due fondazioni contemporaneamente e con scavo in due tappe. La durata complessiva delle opere da impresario è di ca. 10 settimane. L’ottimizzazione del volume di investimenti complessivi del Comune di Locarno impone, per quest’opera, la suddivisione della spesa complessiva su due anni. Si darà quindi la priorità al consolidamento dei pali, la cui esecuzione è pianificata già nel 2024. In seguito, nel 2025, si interverrà sull’impianto illuminotecnico. Le tempistiche dovranno essere ben coordinate con le società. Idealmente gli interventi sono da eseguirsi durante le pause da attività sportive".
Chiamata ad approfondire il messaggio, la Commissione della gestione invita come detto il Consiglio comunale a stanziare il credito di 450mila franchi, pur invitando il Municipio e gli uffici preposti a "verificare se esistono altre forme di finanziamento", in modo da ridurre l'onere a carico della Città (245mila franchi). Nel rapporto (relatore Pier Mellini), i commissari sottolineano come il nuovo sistema Led permetterà "un risparmio annuo di circa 7-8’000 franchi considerando un utilizzo medio del campo, la manutenzione dell’impianto e tenendo presente l’aumento previsto dei costi energetici". Inoltre, "al di là del discorso sui risparmi energetici, la sostituzione degli impianti di vecchia generazione si rende necessaria perché sul mercato risulta sempre più difficile reperire nuove lampadine ai vapori di mercurio per la sostituzione di quelle bruciate".
Un problema quest'ultimo che tornerà sicuramente sui banchi di Palazzo Marcacci prossimamente, visto che "si presenta anche con i sistemi di illuminazione del Fevi e del Castello".