I commissari invitano i colleghi del Legislativo di Locarno ad approvare il credito di quasi 300mila franchi, anche se sui costi di manutenzione...
Sì, la riqualifica del Bosco Bolla Grande di Locarno s'ha da fare. È la conclusione alla quale è arrivata la Commissione della Gestione del Consiglio comunale locarnese, che con il suo rapporto invita il Legislativo ad accettare quanto proposto dal Municipio nel relativo messaggio, credito di 293mila franchi (al netto dei contributi previsti, a carico del Comune saranno circa 110mila) in primis. Soldi necessari appunto per ridare lustro alla zona verde situata a sud della Chiesa della Sacra Famiglia, attraverso un progetto per Palazzo Marcacci "finalizzato alla tutela della sicurezza e agli indirizzi di gestione futura". In particolare, come indicato sempre nel messaggio municipale, l'intervento previsto "garantisce in futuro la fruizione sicura al pubblico di un’area naturale con i suoi percorsi pedestri e le infrastrutture interne per il tempo libero; e contribuisce a preservare la biodiversità nel contesto urbano, con misure compatibili con i mutamenti climatici in atto".
Soddisfatta e convinta da quanto presentato dall'Esecutivo, la Gestione nel suo rapporto (relatore Bruno Baeriswyl) sottolinea di apprezzare "il fatto che gli interventi non risultano un’operazione meramente tecnica, ma al contrario, l’azione assume anche la connotazione di riqualifica naturalistica e urbana, strutturante di un corredo arboreo che si pone sul limitare di quartieri densamente abitati e si apre sulle aree inedificate del Delta della Maggia. La riscoperta di questi spazi, un tempo negletti, oggi però a piena vocazione ricreativa e turistica, non è che l’ennesima conferma dell’importanza che assumono tutte le lungimiranti azioni di cura e conservazione del nostro patrimonio verde urbano, in particolar modo in un’epoca dove il tema delle isole di calore è sempre più purtroppo di attualità".
Approvati anche il contratto di costituzione di servitù personale e la convenzione relativa alla partecipazione finanziaria al progetto selvicolturale di riqualifica, tra il Comune di Locarno e Terreni alla Maggia Sa, proprietaria appunto del mappale sul quale sorge il Bosco Bolla Grande. A tal proposito i commissari in toto fanno però notare di non ritenere soddisfacente il contributo una tantum di 15mila franchi, relativo alla piantagione di nuovi alberi per la rigenerazione forestale, da parte della stessa Terreni alla Maggia, e auspicano una maggiore partecipazione da parte dei proprietari del fondo ("giacché la questione della sua cessione è per ora caduta nel vuoto") ai costi di manutenzione futura. Che, secondo il preventivo, saranno a pieno carico della Città. "In tal senso si invita quindi il Municipio a voler richiedere una partecipazione annua a parziale copertura dei costi di gestione corrente e di manutenzione della superficie boscata".