Il consiglio comunale chiede al Municipio maggiori approfondimenti sul credito di 150mila franchi a loro favore. Sulla diga arrampicate con il ticket?
L’importanza del Centro internazionale di scultura (Cis) di Peccia per il territorio non è in discussione, ma per nuovi aiuti da parte del Comune di Lavizzara sono necessari ulteriori documenti. Questa la posizione del Consiglio comunale di Lavizzara che lo scorso 19 dicembre ha rinviato la discussione sul messaggio municipale relativo alla richiesta di un credito di 150mila franchi per il riorientamento dell’offerta della Fondazione internazionale per la scultura Peccia (Fis) e del suo Centro internazionale. Il contributo comunale, spalmato su tre anni dal 2023 al 2025, avrebbe permesso al Cis di beneficiare di un fondo di sviluppo di ben 900mila franchi, finanziato da enti pubblici e privati, fra cui il generoso filantropo che negli anni ha contribuito alla realizzazione, oltre che del Cis, anche della Casa degli Artisti di Peccia. La proposta di non entrare in materia su questo aiuto, necessario per permettere al Cis di poter sviluppare il proprio futuro rivedendo i costi gestionali e trovando nuovi introiti, non è passata con il minimo dei voti.
Detto del punto di maggior peso all’ordine del giorno, da segnalare anche l’esito dei restanti oggetti al vaglio. A cominciare dal preventivo 2023 del Comune che è stato accolto con un solo contrario e un astenuto. Non è mancato qualche interrogativo, visto il rosso di circa 140mila franchi che caratterizza il documento contabile con le stime di spesa. Un preventivo improntato, in ogni caso, alla prudenza – a consuntivo, quindi, il quadro potrebbe anche migliorare sensibilmente – che si spiega in parte con gli sforzi profusi a favore del Centro sportivo Lavizzara (pista di ghiaccio), punto di riferimento per tutta la Vallemaggia, e anche per il mantenimento della scuola dell’infanzia di Lavizzara, in seguito alla decisione di ridurre il contributo cantonale. Pieno appoggio al Municipio da parte del Consiglio comunale invece per la revisione parziale del Regolamento comunale, così come per le altre due richieste di credito licenziate: un credito di 385mila franchi destinato alla protezione del nucleo di Camblee dalla caduta sassi e uno per la formazione di nuovi loculi al cimitero di Peccia paese.
In coda ai lavori dell’ultima seduta del 2022, sono state presentate due mozioni a firma Lauro Rotanzi. Nella prima, demandata alla Commissione della gestione, l’interessato chiede che il Comune, alla stregua di quanto succede altrove, applichi agli appassionati di arrampicata che si cimentano nella scalata della diga del Sambuco una tassa (la proposta è di 20 franchi). La seconda mozione verte invece a ottenere una nuova verifica dei rustici presenti nel comprensorio comunale. Rotanzi chiede, in sintesi, di eseguire una mappatura degli stabili esistenti per appurare eventuali casi di abusi. Proposta non condivisa da tutti i suoi colleghi di legislativo. La vicesindaca Chiara Donati è intervenuta per richiamare l’attenzione sui costi e sul lavoro burocratico che questa proposta, che va a ricalcare quanto a suo tempo già fatto, genererà se approvata. Per ora la palla è nel campo della Commissione dell’edilizia.