Locarnese

‘Il Comune di Ascona non ha spazi per il dog park’

Al Consiglio comunale le risposte del sindaco Luca Pissoglio, dopo la petizione con oltre 2'000 firme: ‘Cercate voi un sedime adatto; noi cofinanzieremo’

Guinzaglio?
(Ti-Press)
13 giugno 2023
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Cani senza guinzaglio nella sala del Consiglio comunale di Ascona, lunedì sera. Non fisicamente, certo... Ma sulla questione del “dog park”, sollevata da una recente petizione con oltre 2'000 firme e da un'interpellanza di Glen Brändli (Lui), è intervenuto il sindaco Luca Pissoglio. Ha ricordato che non potrà avere seguito la mozione del 2015 (sempre di Brändli), che chiedeva di creare una zona di svago per cani al Parco dei Poeti: «Il Piano regolatore non contempla questa possibilità». Ha poi aggiunto, riferendosi alla petizione: «Abbiamo già risposto, con uno scritto inviato a chi l'ha sottoscritta. In sostanza posso affermare che il Comune non possiede un terreno adatto. Ci siamo rivolti alla Città di Locarno, che ha territori sull'argine destro della Maggia, per capire se ci sono delle possibilità di estendere l'attuale zona per cani liberi». Una soluzione ritenuta poco, o per nulla, interessante dai firmatari della petizione: infatti quell'area è troppo distante dall'abitato. «A questo punto – ha concluso il sindaco – cerchino loro un sedime idoneo. Il Comune, con i soldi che incassa dalle tasse sui cani, provvederà a cofinanziare il progetto, con una recinzione, per renderlo conforme alle esigenze». La tassa sui 370 amici a quattro zampe, come indicato da Brändli, porta nelle casse dell'ente pubblico 28mila franchi all'anno.

A margine di queste considerazioni, ci siamo rivolti a Carlo Candioli, primo firmatario della petizione: «Abbiamo preso atto delle risposte del Municipio e del sindaco Pissoglio, che in verità non propongono una vera e propria soluzione, ma che ci rinviano la palla. Abbiamo già contattato il locale Patriziato e la Parrocchia del borgo per capire se da parte loro ci sia disponibilità. Si tratta di trovare uno spazio recintato nell'abitato per lasciare liberi i cani di piccola taglia. Nel frattempo chiediamo all'autorità comunale di ripristinare un po' di tolleranza per quei proprietari che si sono sempre dimostrati responsabili e che portano a spasso cani del tutto inoffensivi nella zona dell'ex aerodromo. Ci è stato detto che qualcuno ha reclamato e che per questo negli ultimi mesi gli agenti della Polizia comunale sono intervenuti con polso fermo, appioppando multe ai trasgressori. Francamente ci sembra un atteggiamento eccessivamente severo, in rapporto a quella che è la reale situazione in quella zona. Resta comunque l'amarezza nel constatare che il Comune di Ascona ha ben poca considerazione per i proprietari dei cani».

Punti di ricarica per auto elettriche, da 20 a 50

Tra i temi all'ordine del giorno della seduta, anche la richiesta di credito di 416mila franchi per l'ampliamento della rete pubblica delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici: passeranno da circa venti a una cinquantina. Prima del voto (unanime a favore dell'investimento, che sarà prelevato dal Fondo per le energie rinnovabili, Fer), diversi consiglieri comunali sono intervenuti in appoggio alla proposta municipale. Ryan Andreotti, Plr, ha ricordato la tendenza a un rapido aumento dei veicoli elettrici in circolazione: «È importante che il Comune disponga di una rete di approvvigionamento adeguata e al passo con i tempi, anche dal punto di vista numerico. Magari si potrà anche riflettere su una copertura delle aree di ricarica con pannelli fotovoltaici». Marco Passalia, Il Centro, ha proposto uno spunto di riflessione, emerso in Commissione della gestione: «Far sì che i cittadini asconesi contribuenti possano beneficiare di qualche vantaggio nell'uso delle colonnine, rispetto ai turisti e a chi arriva da fuori».

Un'idea, come ha specificato il municipale Stefano Steiger, che verrà presa in considerazione. Lo stesso Steiger ha quindi aggiunto: «Non si esclude uno sviluppo futuro: è già stata avviata una discussione con il Patriziato per altre postazioni di ricarica in luoghi frequentati».

Anche i conti consuntivi 2022 del Comune, che chiudono con un avanzo d'esercizio di 1,6 milioni di franchi, hanno superato lo scoglio del Legislativo (approvati all'unanimità). Tra gli aspetti discussi, le differenze tra preventivi e consuntivi: «Negli ultimi sei anni queste differenze, sommate, portano alla cifra di 14 milioni di franchi – ha affermato Brändli –. È il momento di riaprire il discorso dell'abbassamento del moltiplicatore, già con il preventivo del 2024».

Ha risposto Pissoglio, affermando che diverse entrate (sopravvenienze d'imposte e, per il 2022, parchimetri) non si possono prevedere: «Se Brändli ha una sfera di cristallo, ce la può vendere. Per ora il Municipio non è dell'idea di diminuire la pressione fiscale». Tra l'altro già fra le più contenute della regione (75 per cento).

Da segnalare, infine, il cambiamento alla presidenza del Consiglio comunale: a Graziano Duca (Il Centro) subentra Giancarlo Vacchini (Lui); primo vicepresidente è Ryan Andreotti (Plr). Vacchini nel suo discorso d'insediamento ha posto l'accento sulla necessità di una fattiva collaborazione fra le autorità del borgo, a favore della cittadinanza.

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