Locarno

Banche dati, la Città come tratta il ‘nuovo oro’?

Un'interrogazione interpartitica sollecita il Municipio sulla situazione attuale in vista dell'entrata in vigore della nuova Legge

(Ti-Press)
12 maggio 2023
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Sedici domande per chiedere alla Città di Locarno come affronti la tematica dei dati e dei potenziali rischi a essa legati. Vengono poste dal consigliere comunale Plr Andrea Barzaghini in un'interrogazione interpartitica firmata anche da Giuseppe Abbatiello (Per Locarno, Ppd+Indipendenti, il Centro) e Gionata Genazzi (Sinistra Unita).

“Gli attacchi informatici alle istituzioni pubbliche sono in aumento – si legge –. Minacciano la sicurezza delle infrastrutture e compromettono la protezione dei dati. Recentemente sono stati colpiti Comuni, organizzazioni, ospedali svizzeri (fra cu la Clinica Santa Chiara di Locarno), centrali elettriche e altre istituzioni”. Insomma, vittime assortite in ambito sia privato, sia pubblico.

Il perché deriva dal fatto che i dati, già attualmente, “sono il nuovo oro. Da qualche anno a questa parte costituiscono un’interessante possibilità commerciale, sia per chi li gestisce; li elabora e li vende, sia per chi invece se ne serve per scopi commerciali, di marketing e in alcuni casi purtroppo anche per scopi poco legittimi”.

Premesso che a inizio settembre entrerà in vigore la nuova Legge federale sulla protezione dei dati “che si prefigge di adeguare il contesto elvetico all’evoluzione tecnologica e sociale, aumentando in particolare la trasparenza dei trattamenti di dati e migliorando il controllo da parte delle persone interessate sui propri dati”, gli interpellanti pongono una serie di domande all'esecutivo cittadino. Riguardano fra l'altro le banche dati comunali, gli eventuali servizi “cloud”, l'eventuale connessione fra le banche dati comunali e quelle cantonali e federali, i cyberattacchi cui si è esposta la Città, e la copertura assicurativa di cui dispone il Comune di Locarno.