Il Municipio ha incontrato l'Ambasciatore europeo a Berna Petros Mavromichalis. Il sindaco: “Fondamentale oggi il ruolo della diplomazia”
Il Libro d’oro della Città si è impreziosito di un’ulteriore firma. Quella dell’Ambasciatore europeo a Berna, Petros Mavromichalis, ricevuto dall’esecutivo – per l’occasione erano presenti il sindaco Alain Scherrer, il vicesindaco Giuseppe Cotti e la municipale Nancy Lunghi – cogliendo l’opportunità offerta dal congresso organizzato dai Giovani del Centro proprio a Locarno e che vedeva appunto tra gli invitati l’Ambasciatore Mavromichalis.
Ospiti dell’incontro a Palazzo Marcacci sono inoltre stati Filippo Lombardi, già consigliere agli Stati e presidente dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero, e il presidente della Commissione organizzativa del congresso, Michele Roncoroni. A fare gli onori di casa il sindaco Scherrer, il quale ha sottolineato come il ruolo della diplomazia – in particolare in questi tempi burrascosi su più fronti – sia fondamentale. «Il mondo è caratterizzato da reti e rapporti complessi. Voi ambasciatori siete consapevoli di vivere il servizio diplomatico come una vocazione orientata al mondo. E l’apertura verso il mondo è l’ossigeno vitale per la sicurezza e la crescita di ogni Paese. Abbiamo bisogno di voi per avvicinare le distanze politiche, economiche e culturali. Al posto dei muri abbiamo necessità vitale di ponti», ha detto il sindaco.
Una visione che ha trovato completamente d’accordo l’Ambasciatore europeo a Berna, che dal canto suo ha aggiunto come serva grande determinazione per cercare di risolvere conflitti e altre problematiche: in particolare l’Unione europea, che difende la democrazia, deve dimostrarsi più che mai unita in questo momento sensibile (si pensi in particolare alla guerra in Ucraina, che non sembra dare cenni di poter terminare a breve).
Dopo che l’Ambasciatore ha apposto la sua firma sul prezioso libro d’oro, che la Città custodisce con cura per il suo alto valore simbolico, i presenti si sono intrattenuti in modo conviviale, potendo affrontare anche diversi altri temi d’attualità, come il lavoro frontaliero e le differenze di salari.
Del metallo prezioso, da cui trae il suo nome, il Libro d’oro della Città di Locarno non ha nulla: ha le dimensioni di un foglio A4 (21 x 29 cm circa), una copertina finemente lavorata in pelle marrone, le delicate pagine riempite di inchiostro nero o blu, e ovviamente l’odore di un buon libro. Il suo nome, dunque, simboleggia il valore del suo contenuto. Ogni pagina viene accuratamente preparata con grande anticipo, collaborando con le suore del Monastero delle Carmelitane Scalze di Locarno, che, con sapiente manualità, abilità e delicatezza scrivono a mano in una speciale calligrafia il nome e il ruolo di colei o colui che firmerà il Libro d’oro. Il libro costudisce nomi e pensieri di oltre cento personalità illustri in visita in Città, dai reali di Svezia fino al già presidente della Confederazione Ignazio Cassis, passando per diversi esponenti del Corpo diplomatico, imprenditori, autorità religiose, politici di livello cantonale, nazionale, internazionale e molti altri.