La ‘psicogeografia’ di Gianni Biondillo con i futuri architetti

“Ticino vista mare - La città di ‘mezzacosta’ del Locarnese” è il titolo del laboratorio di psicogeografia con Gianni Biondillo – scrittore e architetto – aperto a un gruppo di studenti dell'Accademia di architettura dell'Usi. Biondillo, unitamente a Donato Anchora, il 13 maggio percorrerà a piedi, con gli studenti, una parte del paesaggio del Locarnese per meglio analizzarlo e conoscerlo. Lungo il percorso, esperti, tecnici e narratori racconteranno i punti di interesse che stanno attraversando.

La grande superficie interessata è quella del Piano di Magadino (ma non solo), straordinaria opera di bonifica agraria che ha modificato e ridisegnato il paesaggio del Sopraceneri facendolo diventare il granaio della Svizzera. I borghi, già attestati fin dal medioevo, devono il loro insediamento a “mezzacosta” a ragioni di igiene ambientale, per evitare i miasmi della palude. Dopo le trasformazioni fra il XIX e il XX secolo, il paesaggio mutato trasforma quegli insediamenti in luoghi ameni, rivolti verso sud, abbacinati di un sole quasi mediterraneo, perfetti per l’edificazione di case unifamiliari spesso progettate da architetti di vaglia. In questa realtà, anche contraddittoria, gli studenti che si stanno formando all’Accademia di Mendrisio conosceranno la peculiarità di un territorio ricco di storia, memoria, economia, turismo e architettura.

Da questa esperienza scaturiranno, da parte degli studenti, delle interpretazioni e delle narrazioni – attraverso testi, video, audio o fotografie – che racconteranno il territorio attraversato. I risultati di questi lavori, elaborati durante e dopo l’esperienza, saranno inseriti nel sito internet dedicato alla “Psicogeografia e narrazione del territorio” del corso dell’Accademia di architettura (www.psicogeografia.com).