Grazie all’interessamento e all’aiuto (anche) del Cantone presto l’acquisto dell’immobile, che con Palazzo Gamboni costituisce un tutt’uno
Negli scorsi giorni il consigliere di Stato Norman Gobbi è stato ospite del Patriziato di Comologno, in Onsernone. Assieme al capo della Sezione degli Enti locali Marzio Della Santa e al responsabile del settore dei Patriziati, Fausto Fornera, il direttore del Dipartimento delle istituzioni è stato ringraziato per il sostegno – attraverso il Fondo di aiuto patriziale – alle attività promosse e gestite dal Patriziato, che dovrebbe portare alla concessione di un nuovo importante aiuto del Fondo per l’acquisto dello stabile dell’Osteria Palazign.
È una storia di perseveranza, di visione e di dedizione che dura da 25 anni quella che può raccontare il Patriziato dell’alta valle. Una resilienza che ha portato nel 1998 all’acquisto del settecentesco Palazzo Gamboni, alla sua ristrutturazione e all’apertura al suo interno di un piccolo Hôtel de Charme. La volontà di creare in valle occasioni di lavoro ha spinto il Patriziato a restaurare e a gestire anche la vicina Osteria Palazign. Due strutture interconnesse, la vita dell’una dipendendo dall’altra e viceversa. Grazie al lavoro di tanti volontari, al sostegno dell’associazione ‘Amici di Comologno’, ad alcune Fondazioni, agli aiuti cantonali attraverso il Fondo di aiuto patriziale e all’avvenuta aggregazione nel 2016 si sono così potute coagulare le forze residue presenti nell’alta Onsernone, in modo da creare presupposti positivi per il futuro delle nuove generazioni.
L’ultimo tassello è costituito dalla necessità di acquistare le mura dell’Osteria Palazign, dopo la scomparsa del compianto proprietario, l’ingegner Bezzola, per scongiurare l’eventualità di una vendita a terzi della proprietà, che avrebbe cancellato gli sforzi compiuti sino a oggi. La richiesta del Patriziato giunta al Dipartimento delle istituzioni è stata finora favorevolmente accolta dalle istanze preposte (Sezione Enti locali, commissione consultiva del Fondo di aiuto patriziale) e nel corso delle prossime settimane il Patriziato dovrebbe ricevere l’importante contributo che coprirà parte del costo totale per l’acquisto dell’Osteria.
«L’esempio del Patriziato di Comologno è virtuoso – ha affermato il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi al termine dell’incontro durante il pranzo all’Osteria Palazign – e dimostra l’importanza di mantenere attivi i nostri Patriziati. Quello di Comologno (nato nell’Ottocento, 1’369 patrizi, 612 fuochi patrizi, di cui 45 domiciliati e ben 567 non domiciliati che costituiscono la diaspora) non beneficia di entrate fiscali. Gestisce i suoi beni, rappresentati oltre che dal Palazzo Gamboni anche dagli alpeggi Pesced e Salei e dalla capanna Salei, solo grazie alla dedizione di molti volontari, al contributo comunale e al sostegno dei patrizi e degli amici del villaggio. Ma in virtù dell’impegno dei cinque membri dell’Ufficio patriziale e del suo segretario riesce a ottenere grandi risultati per la realtà dell’alta Valle Onsernone».