Proseguono le visite del direttore del Dipartimento delle istituzioni nei Comuni ticinesi. Il ciclo proseguirà il 10 gennaio nel Luganese
Proseguono le visite del direttore del Dipartimento delle istituzioni (Di) Norman Gobbi nei Comuni ticinesi. La conoscenza reciproca, il dialogo e la salute della democrazia a livello locale sono stati i temi al centro dei due appuntamenti con i Comuni di Savosa e Canobbio. Il ciclo proseguirà il 10 gennaio nel Luganese, continuando così una campagna di incontro e scambio di informazioni che tocca ogni parte del Ticino.
Il consigliere di Stato Norman Gobbi, accompagnato dal capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa e dall’ispettore comunale Alberto Gamboni, ha incontrato i Municipi di Savosa e Canobbio. In quest’ultima serie di appuntamenti della legislatura cantonale si intende da una parte avviare una riflessione con gli esecutivi sullo stato di salute della democrazia a livello locale e dall’altra raccogliere spunti che confluiranno nella modifica del quadro normativo.
Nel corso del primo incontro, quello con il Comune di Savosa, il Municipio ha spiegato che può contare su finanze solide che assicurano anche un certo benessere alla propria cittadinanza. Nell’ambito delle riflessioni sull’attuale crisi del sistema democratico e di milizia è stata riconosciuta una certa difficoltà nel trovare persone che si mettano a disposizione per assumere una carica pubblica. A dimostrazione di questa tendenza negli ultimi anni il Consiglio comunale è passato infatti da 29 a 25 membri, confermando la pertinenza degli sforzi che il Dipartimento delle istituzioni sta intraprendendo per ridare slancio alla democrazia locale.
Il Municipio di Canobbio ha, dal canto suo, riconosciuto l’importanza di coinvolgere i propri cittadini nei processi decisionali locali. Un aspetto sul quale l’esecutivo lavora da anni e che ha favorito l’approvazione da parte della cittadinanza di progetti portati avanti dal Comune. Tuttavia è stata ammessa una criticità nello stimolare i giovani cittadini ad avvicinarsi alle istituzioni comunali; in questo senso è stata proposta una nuova formula per il tradizionale incontro con i neomaggiorenni che ha raccolto un discreto successo.
Il direttore del Dipartimento delle istituzioni ha evidenziato che «attraverso questi momenti di incontro possiamo rendere consapevoli i Comuni sulle azioni da intraprendere per stimolare la partecipazione attiva dei cittadini. La cronaca riporta sempre più di frequente notizie di progetti bocciati alle urne dalla cittadinanza. A cadere in votazione sono progetti che vogliono rispondere a bisogni reali come l’ampliamento di un edificio scolastico o la costruzione di una casa anziani. I progetti di Buon governo e Democrazia viva avviati dalla Sezione degli enti locali vogliono offrire ai Comuni ticinesi gli strumenti per coinvolgere i cittadini nelle fasi decisionali dei progetti strategici, scongiurando il rischio di bocciatura in votazione popolare».