Per Norman Gobbi l’acquisto dello stabile ex Banca del Gottardo rientra nei due principali obiettivi del Dipartimento delle istituzioni per il 2024
L’acquisto dello stabile ex Banca del Gottardo, in pieno centro a Lugano, costituisce un’occasione irripetibile per la giustizia ticinese. È quanto ribadito martedì dal direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi durante la tradizionale riunione informativa durante la quale sono stati presentati in particolare gli obiettivi per il 2024 del Di per la giustizia cantonale. Lo comunica il Dipartimento in un comunicato.
Nel corso dell’appuntamento, che ha avuto luogo presso la Centrale operativa della Polizia cantonale a Bellinzona, Gobbi ha sottolineato come “le autorità giudiziarie, che già oggi per legge sono ubicate a Lugano, con questo progetto avranno una sede moderna, istituzionale e simbolica, dove poter lavorare in digitale dal 2027/2028, soprattutto per rispettare il diritto federale con l’entrata in vigore del progetto ‘Justitia 4.0’”, si legge nella nota. Non solo. Per Gobbi, “l’acquisto del nuovo edificio consentirà pure di procedere alla ristrutturazione completa del vetusto e ormai inadeguato Palazzo di giustizia di Lugano”. Il direttore del Di, si legge nella nota, “ha condiviso con i magistrati le molteplici ragioni di questo importante e irripetibile investimento per la giustizia e per chi vi opera, illustrando il lavoro svolto dal Dipartimento con la Divisione della giustizia in questi ultimi mesi che ha permesso di rispondere ai vari punti sollevati dalla commissione Gestione e finanze, rafforzando la validità del progetto che rappresenta oggi l’unica e sola alternativa in centro a Lugano, per garantire una giustizia ticinese moderna”.
L’acquisto dello stabile ex Banca del Gottardo, per destinarlo al nuovo palazzo di giustizia di Lugano, rientra dunque nei due principali obiettivi per la giustizia definiti dal Di per il 2024. Il secondo, illustra la nota, è l’elaborazione della strategia digitale della giustizia e dei servizi giudiziari cantonali, che ingloberà, tra i vari progetti di digitalizzazione già in corso, anche quello nazionale di digitalizzazione e trasformazione della giustizia denominato ‘Justitia 4.0’.