I vertici delle società asconesi che hanno promosso il progetto annunciano pure: ‘La raccolta fondi ha toccato quota 341mila franchi’
Quando piove non si pattina, se c’è troppo sole il ghiaccio si scioglie e per l’estate neanche a parlarne. La pista della Siberia, esposta ai quattro venti e alle intemperie, da decenni crea grattacapi a chi deve programmare allenamenti e organizzare partite e tornei. Lo sanno bene i presidenti dei tre club locali – Fabio Ferraro (pattinaggio), Domenico Riccio (curling) e Paolo Monotti (hockey) – che sono fra i primi promotori del progetto, ora ceduto al Comune di Ascona per la realizzazione.
A pochi giorni dal voto unanime, con il quale il Legislativo del borgo ha concesso un credito di oltre quattro milioni di franchi per costruire l’atteso tetto, i tre hanno incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione, soprattutto in riferimento alla raccolta fondi. Presenti Riccio e Ferraro, che hanno ricordato la genesi del progetto, che si sta rivelando un ottimo esempio di sinergia fra pubblico e privato. «Ci siamo ispirati da quanto fatto in altri cantoni svizzeri per simili proposte – hanno spiegato –. Quindi abbiamo lanciato un crowdfunding nel quale sono confluiti pure una buona parte dei fondi raccolti per la "sponsor gallery". In quest’ultimo caso abbiamo messo in vendita delle targhette, da mille, 5mila o 10mila franchi, che poi verranno affisse all’entrata della pista, al momento della realizzazione. Ne sono già state acquistate quasi novanta. Infine, c’è il contributo di 100mila franchi che arriverà dalla Banca Raiffeisen Losone, Pedemonte e Vallemaggia. Così, in totale abbiamo raggiunto il ragguardevole traguardo dei 341mila franchi. L’accordo che avevamo stipulato con l’autorità asconese era di raggiungere almeno la quota dei 300mila franchi, ma ovviamente siamo disposti a versare anche il resto e pure le donazioni che ancora dovessero arrivare».
Oltre ai soldi, il terzetto ha regalato al Comune il progetto di massima, firmato da Domenico Riccio (ingegnere) per la copertura della pista. Progetto che nel frattempo, dopo un processo di affinamento con il contributo di tecnici e architetti (ai quali Ascona ha attribuito i mandati), è diventato definitivo.
Si prevede una copertura aperta lateralmente, la cui struttura principale sarà costituita da sette travi longitudinali ad arco (di circa 70 metri) in legno. Il tetto metterà a disposizione una superficie di 2’000 metri quadrati da sfruttare tutto l’anno. Prevista inoltre la realizzazione di un impianto fotovoltaico per produrre energia che nel periodo invernale, quando per mantenere il ghiaccio i consumi sono importanti, verrà utilizzata interamente dalla pista, mentre in estate potrebbe servire elettricamente il ristorante adiacente o il vicino Museo Castello San Materno.
Ora, con il credito di costruzione accordato e il progetto definitivo pronto, le prossime tappe prevedono la pubblicazione all’albo della richiesta per la licenza edilizia. Si proseguirà con i concorsi per gli appalti e poi con l’inizio dell’edificazione. Se tutto "scivolerà" via senza intoppi, il classico primo colpo di piccone dovrebbe giungere già nella prossima primavera. «Per quanto ci concerne – afferma Ferraro, responsabile della programmazione invernale della pista –, spegneremo le macchine del ghiaccio attorno alla metà di marzo. In seguito ci saranno molti mesi di pausa e la struttura sarà a disposizione per il cantiere». La speranza è di montare la nuova copertura in tempo per la stagione invernale 2023-2024.
Va ricordato che Ascona ha chiesto a diversi Comuni vicini un contributo per l’opera, ottenendo riscontri positivi. La pista è utilizzata anche da appassionati degli sport su ghiaccio provenienti da tutto il Locarnese. I responsabili dei club asconesi specificano: alla Siberia fanno capo 560 sportivi, di cui 400 giovani e 160 adulti. A loro si aggiungono ogni anno duemila entrate fatte registrare dalle scuole (dalle Elementari alle Medie superiori) e almeno cinquemila da parte del pubblico di ogni età. «Curando al meglio la griglia di programmazione, nel giro degli ultimi sette anni siamo riusciti a far aumentare il numero di utenti di almeno il 20 per cento. Ma crescerà ancora, e di molto, con la pista coperta».
Nel corso della discussione in Consiglio comunale lunedì sera c’è chi ha auspicato un maggiore utilizzo della struttura nel periodo estivo. «In effetti – conferma Ferraro – con la copertura e una tribuna che può accogliere fino a 500 spettatori, la struttura si presta a manifestazioni anche al di fuori del periodo del ghiaccio. La potenzialità è data, tuttavia questo tipo di occupazione è ancora da pensare e da programmare».