Passa in Consiglio comunale il preventivo ’23, che presenta un disavanzo sui 550mila franchi. ‘No’ alla figura del responsabile della qualità
Benché invisi a molti, i preventivi 2023 della Città di Locarno (disavanzo di 550mila franchi) sono stati approvati lunedì a larga maggioranza (20 sì, 1 no e 13 astenuti) dal Consiglio comunale. Contestualmente, è passata anche la conferma del moltiplicatore d’imposta al 90 per cento.
Per i gruppi, Mauro Silacci (Plr) ha rilevato il periodo di grande incertezza dovuto in primis alla fragilità strutturale della città. Urgono, pertanto, «una profonda riflessione e uno sforzo comune per rinvigorire il gettito fiscale e fare le giuste scelte a livello pianificatorio». Bruno Bäriswyl (Lega-Udc), considerando che «la pandemia non ha fatto ridurre il gettito», ha detto di aspettarsi «una risposta maggiore a livello di sopravvenienze», ma anche un futuro finanziariamente soddisfacente, «se la Città agirà bene». E agire bene, per Lega e Udc, significa operare «investimenti produttivi».
Giustificando il mancato appoggio ai conti e alla fissazione del moltiplicatore da parte del gruppo, Pier Mellini (Sinistra Unita) ha rilevato una «mancanza di visione strategica». Quanto alla prevista rivalutazione dei beni patrimoniali con il nuovo modello contabile, poco influiranno sullo stato di salute del "paziente" (anche se, ha ricordato Bäriswyl, faranno aumentare il capitale proprio di circa 8 milioni, riportandolo ai livelli pre-pandemici, sui 19 milioni di franchi).
Secondo Marko Antunovic (Verdi) «non esiste vento favorevole per un marinaio che non sa dove andare», anche e soprattutto a livello di priorità per superare la perdurante stagnazione. Antunovic ha auspicato di «mantenere ferma la centralità dell’essere umano, imitando la natura», nonché di «riguardare la città in maniera radicale, rendendola autosostenibile e attrattiva».
Nel suo rapporto unico, per altro, pur raccomandando l’appoggio ai conti, la stessa Gestione (relatore Simone Beltrame, il Centro) aveva calcato la mano, esprimendo estrema preoccupazione per "il momento delicato" caratterizzato da un substrato fiscale "piuttosto fragile". Fra gli interventi, da segnalare quelli di Luca Renzetti (Plr), che ha perorato la futura assunzione (caldeggiata anche dal sindaco Alain Scherrer) di un responsabile della qualità e del controllo interno, che costerà sì il suo stipendio, ma potrà influire significativamente sui processi; e quello, al solito ricco di contenuti, del presidente Mauro Belgeri (il Centro), che a proposito di aggregazioni ha ricordato le occasioni sprecate da Locarno negli ultimi trent’anni e il conseguente obbligo di tornare a discuterne.
Quanto al responsabile della qualità, un emendamento di Bäriswyl, che chiedeva di non assumerlo, è stato approvato.