In un’interrogazione un’ampia rassegna sulle criticità osservate sulle strade e sulla necessità di apportare correttivi al Piano viario
Preoccupazione per quanto emerge dallo studio sul nuovo Piano viario di Muralto viene espressa, con un’interrogazione, da un gruppo di consiglieri comunali di Muralto Democratica: Linda Broggini, Monique Fransioli-Ignazio, Cora Bresciani, Guglielmo Braguglia, Flavio Magri, Bibiano Monotti e Gian-Luigi Varini. Questo, poiché non sarebbero stati posti "i necessari correttivi a quelle strade del nostro vomune in cui la convivenza tra pedoni, ciclisti e automobilisti risulta essere, da anni, notoriamente pericolosa".
L’accento viene messo in primo luogo su via Orselina (l’ultima tratta in territorio muraltese della strada che sale in collina), dove manca "un adeguato spazio e/o demarcazione che determini e preservi il diritto alla percorrenza sicura della strada dapprima per i pedoni e, in via subordinata, anche per i ciclisti". Inoltre, qualche appunto viene mosso riguardo alla situazione all’incrocio Croce Bianca, dove "è stata resa prioritaria la fluidità del traffico cittadino a discapito dell’attraversamento da parte dei pedoni", che secondo i consiglieri comunali godono anche di poca visibilità e correrebbero dei rischi all’attraversamento di via San Gottardo quando tutti i semafori sono lampeggianti.
Non piacciono a Muralto Democratica neppure il doppio senso di percorrenza di via Decio Bacilieri – anche considerando "la criticità all’incrocio con via San Carlo", quando un doppio senso di marcia è già possibile sulla vicina via delle Grazie – l’incrocio fra via Maraini e via del Sole (dove contromano sale la corsia ciclabile), l’imbocco di via Sempione salendo da via della Stazione, nonché la svolta da via Sempione su via del Sole. Non pochi dubbi emergono inoltre riguardo a un’altra pista ciclabile in contromano rispetto al senso di marcia dei veicoli a motore: quella lungo viale Verbano (sul lungolago).
Al Municipio viene quindi posta una serie di domande riguardo alla procedura di adozione del Piano viario, ai margini di correzione previsti e all’intenzione di coinvolgere specialisti, popolazione e legislativo.