Comparirà in aula il 46enne che lo scorso novembre aggredì entrambi i genitori. L'accusa chiederà dai due ai cinque anni di carcere
Rinvio a giudizio per il 46enne del Locarnese che lo scorso 10 novembre aggredì entrambi i genitori. In aula – come anticipato dalla Rsi – dovrà rispondere di ripetuto tentato omicidio. L’accusa chiederà tra i due e i cinque anni di carcere. Il 46enne, che prima dei fatti non aveva mai manifestato atteggiamenti aggressivi, era dipendente dall’alcol e in quel periodo si sentiva depresso. Imputava ai genitori la causa dei suoi problemi psicologici.
Quella mattina si presentò a casa loro ubriaco e dopo un breve alterco colpì il padre una prima volta. Allontanato, tornò alla carica armato di coltello. Dopo aver sfondato una portafinestra si scagliò sui genitori, prima con pugni alla testa sferrati al padre (che però riuscI a liberarsi e a chiamare i soccorsi), poi ferendo la madre a una mano con il coltello. Fu bloccato e trascinato all’esterno da un vicino di casa.
Il 46enne (difeso dall’avvocato Stefano Stillitano) si trova in carcere da allora e in dicembre ha cominciato a espiare anticipatamente la pena. Lunedì la procuratrice pubblica Chiara Buzzi lo ha rinviato a giudizio.