Prelibatezze su ruote, a Locarno torna il Food Truck

Chef e cuochi abili, capaci di dar libero sfogo al proprio estro nello spazio ridotto di un furgoncino. I Food Truck tornano sulla Piazza Grande di Locarno dopo una pausa di due anni (causata dalla pandemia), per un festival che è ormai giunto alla quarta edizione. Si svolgerà da venerdì 29 aprile a domenica 1° maggio.

«Furgoncini, ape car, roulotte e carretti saranno tutti targati Ticino – ha spiegato stamane in un incontro con i giornalisti Fabio Guerra, del comitato organizzatore e presidente degli "Amis da la forchéta" –. Vogliamo così sostenere gli imprenditori locali e anche i prodotti saranno in gran parte nostrani. Per gli appassionati del cibo da strada un’occasione ghiotta per gustarsi piatti particolari e novità gastronomiche». La lista dei menu sarebbe lunga, così come quella delle bevande nei bar che si troveranno sul posto.

Alla terza edizione erano accorsi in cinquemila, con lunghe file di fronte ad alcuni veicoli. «È vero – ammette Guerra –. In questo senso siamo un po’ vittime del nostro successo. Va detto che alcuni cuochi su ruote curano fino al più piccolo dettaglio». E negli spazi ristretti di queste cucine non riesce a lavorare un’intera brigata: quindi l’alta qualità va per forza a scapito della velocità.

Tra le novità della manifestazione, che ha quali partner l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e valli, anche il rafforzamento delle attività collaterali: «Venerdì la Kebanda porterà la sua energia, mentre durante la serata di sabato tornerà la Grezz band con il suo furgone, che fungerà anche da palco – ha concluso Guerra –. Confermato inoltre il raduno delle colorate due ruote del Vespa Club Locarno, fresco di 50esimo anniversario, mentre per gli ospiti piccini ci sarà lo spazio gestito da Bimbo Fun; per i grandi un toro meccanico».

Tra i Food truck ticinesi che negli ultimi anni si sono distinti, anche lo chef Trevor Appignani. La sua prima uscita fu proprio in Piazza Grande: «Con questa quarta edizione mi presento nella formula "cibo da strada" per l’ultima volta e chiudo così un cerchio – annuncia –. È la mia "last dance", poi il mezzo verrà venduto». Non si disperino, comunque, i golosi, perché Appignani non ha intenzione di appendere il mestolo al chiodo: «Assolutamente no. Ho tanti progetti e alcuni hanno già preso forma: il tavolo condiviso a casa mia (al massimo 8 persone) o i corsi di gastronomia e rilassamento in natura. Nei weekend eseguo pure la consegna di cibi freddi, con le istruzioni per cuocerli».