Terre di Pedemonte, il Consiglio di Stato dà ragione ai promotori e boccia le richieste degli oppositori alla nuova area di decollo e atterraggio
Area di decollo e atterraggio per elicotteri in località Cresmino, per gli oppositori (una ventina di privati) la strada si fa in salita. Il Servizio ricorsi del Consiglio di Stato ha infatti respinto la loro istanza presentata contro la variante di Pr del Comune delle Terre di Pedemonte.
Nel febbraio 2020, il Comune pedemontano aveva sottoposto al parere del Dipartimento del territorio la variante pianificatoria relativa alla piazza di lavoro per gli elicotteri, voluta dal vicino Comune delle Centovalli (e sostenuta pure da quello di Onsernone) per togliere il disturbo fonico arrecato dai velivoli che oggi fanno capo all’attuale sedime, qualche chilometro più a valle, in zona Sabbioni. Baccano che a detta dell’Amministrazione centovallina turba in particolare la quiete della Casa anziani San Donato e dei residenti nella frazione di Golino. Dopo il preavviso favorevole formulato dal Dipartimento, la variante è stata, come da prassi, pubblicata all’albo. Prima dello scadere dei termini di pubblicazione erano tuttavia piovuti diversi ricorsi (19 per la precisione). In particolare veniva contestata l’utilità di una seconda elisuperficie, il fatto che il Comune di Centovalli già dispone di sue aree di carico e scarico, l’inadeguatezza del posto scelto (poco sotto una curva con visibilità zero), la maggior durata delle rotazioni verso i monti del Pedemonte e d’Intragna. Alcuni ricorrenti contestavano pure il dissodamento necessario alla costruzione della piazza, l’aumento del rumore, la cancellazione dei posteggi attuali (a disposizione dei proprietari di cascinali e degli escursionisti) e il disturbo alle attività di un’azienda agricola nelle vicinanze. Prima di giungere alla sentenza, oppositori, promotori e funzionari del Cantone, negli scorsi mesi, si sono incontrati per un sopralluogo. Nessuno ha fatto mezzo passo indietro, onde per cui si è reso necessario procedere con l’evasione dei ricorsi.
Nella sua risposta, il CdS riconosce innanzitutto l’interesse pubblico dell’opera, che va a decongestionare l’elisuperficie dei Sabbioni, "non idonea a lavori di gestione forestale, in un territorio parecchio esteso che abbraccia, come detto, anche la bassa Onsernone e le basse Centovalli". Per quanto riguarda le piazze d’atterraggio centovalline di Calezzo e Corcapolo, la prima risulta fuori mano per il comparto orientale del Comune; la seconda, di dimensioni ridotte, non è indicata per questo genere di trasporti e non è nemmeno omologata. È invece caduta l’ipotesi di una nuova piazza di lavoro sul Monte Selna, accessibile solamente da una strada forestale di portata limitata e non proprio vicina al fondovalle. Per queste ragioni, ricorda il CdS, il Comune delle Centovalli si è visto costretto a cercare una soluzione fuori dalle proprie mura. In questo contesto è stata identificata la località di Cresmino, facilmente raggiungibile dalla strada cantonale. Al riguardo del disturbo fonico, è stata eseguita una perizia che conferma come i parametri contemplati dall’Ordinanza nelle vicinanze dei pochi edifici presenti siano rispettati. Infine sui posteggi, la licenza edilizia rilasciata prevede che ne vengano realizzati alcuni sul sedime stesso. Questi ultimi non andranno a interferire con il volo degli elicotteri impegnati nelle manovre o nei trasporti.
In conclusione il Governo ritiene che la scelta dei promotori del progetto sia sostenibile e risponda alle condizioni di legalità. A carico dei ricorrenti è posto il pagamento della tassa di giustizia. O la possibilità di ricorrere al Tram entro 30 giorni dalla sentenza.