Il segretariato sopracenerino dell’Ocst prende posizione sui problemi al Corpo comunale e chiede un incontro al Municipio cittadino
Richiesto un incontro urgente con il Municipio della Città di Locarno per discutere della questione dell’abbandono di diversi agenti del Corpo della Polizia comunale e relativa inchiesta amministrativa (scaturita da un’interrogazione apartitica). All’osso, questa è la richiesta ‘preoccupata’ che il Segretariato del Sopraceneri del sindacato Ocst (a firma di Marco Pellegrini e Diana Camenzind) ha inviato a metà marzo all’esecutivo locarnese – assieme al rappresentante del corpo in seno alla Commissione del personale e al presidente della stessa –, con lo scopo di "sviscerare la questione", esprimendo altresì vicinanza agli agenti.
"Il sindacato Ocst era già a conoscenza della problematica in seno alla Polizia e ha chiesto ufficialmente con lettera raccomandata un incontro urgente con il Municipio", sottolineando – si legge nella nota inviata ai media – come sia benefico e indispensabile un clima lavorativo "sereno e di fiducia", in particolare se i lavoratori "mettono in gioco la propria sicurezza per tutelare quella del prossimo". In quest’ottica, l’associazione di tutela dei diritti dei lavoratori si augura che "l’inchiesta amministrativa possa portare presto alla luce tutti gli elementi critici, ma in seguito sarà indispensabile essere attivi e celeri nel trovare una soluzione che possa migliorarli, per il bene del Corpo di polizia e della popolazione locarnese", si legge quindi. Inoltre, il partner sociale auspica un suo coinvolgimento nell’iter dell’inchiesta affinché si possa tramite la discussione "riportare serenità nel Corpo", appianando le tensioni.
Circa le notizie pubblicate dai mezzi d’informazione nelle scorse settimane, basate sull’interrogazione di un consigliere comunale, per presunti malumori all’interno del Corpo di polizia, il sindacato esprime disappunto nella raccomandata inviata al Municipio il 16 marzo scorso. Articoli sulla problematica che "accentuano la già complessa situazione, e amplificano i malumori già presenti. In aggiunta abbiamo appreso che vi sarebbe l’intenzione di far capo all’inchiesta amministrativa con un supervisore esterno. In primo luogo crediamo sia un po’ prematuro prendere una tal decisione senza aver prima sentito le parti. In secondo luogo, se ciò rappresentasse una soluzione percorribile, vi invitiamo già da subito a far capo a una ditta specializzata nel campo e non a quella già impiegata in passato presso la casa per anziani di vostra competenza".