Luganese

Presunte molestie sul bus: l’Udc interpella, la Crss replica

Nell’episodio sarebbero coinvolti dei giovani ospitati al Centro di Bombinasco della Croce Rossa, che sottolinea: ‘Chi sbaglia, si assuma responsabilità’

Il Centro al Süü di Bombinasco
(Ti-Press)
2 aprile 2025
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Atteggiamenti minacciosi e allusioni a sfondo sessuale, filmati. Questi i presunti contenuti dell’episodio che sarebbe avvenuto nei confronti di una giovane sull’Autopostale nella tratta tra Sessa e Novaggio. A renderli noti è l’Udc, che in un’interpellanza indirizzata al Consiglio di Stato – primo firmatario: Alain Bühler – punta il dito contro alcune persone richiedenti asilo che sono ospitate al Centro al Süü di Bombinasco, acquistato e trasformato di recente dalla Croce Rossa per adempiere al proprio compito di integrazione, che sarebbero i responsabili delle “presunte molestie”.

Pur precisando che allo stato attuale non vi sarebbe una denuncia, i democentristi si dicono preoccupati “circa la sicurezza pubblica e l’idoneità della struttura nel contesto territoriale (che il partito aveva già contestato prima dell’apertura del centro, ndr)”. Da qui, una serie di domande al governo, tra le quali l’opportunità di “valutare misure per limitare la libertà di movimento, ad esempio impedendo l’uso dei mezzi pubblici, a richiedenti l’asilo che si rendono protagonisti di simili episodi”. Nel mirino, oltre che i presunti autori dell’episodio, sembrerebbe esserci l’ente benefico stesso. Una buona metà delle domande riguardano infatti l’ammontare dei contributi finanziari versati dal Cantone alla Croce Rossa e in particolare alla gestione del centro malcantonese, come pure il numero di persone lì impiegate e in particolare il numero di educatori o addetti alla formazione attivi.

Tornando ai fatti, i democentristi precisano che la famiglia della giovane si sarebbe rivolta ad Autopostale, che avrebbe preso contatto con i responsabili della struttura e che a loro volta avrebbero ammesso l’accaduto “informando di aver preso provvedimenti nei confronti degli ospiti coinvolti”. «Siamo stati informati dell’episodio e stiamo effettuando le verifiche del caso – dice a ‘laRegione’ la direttrice di Croce Rossa Svizzera sezione Sottoceneri, Debora Banchini Fersini –. È corretto che chi sbaglia nel suo comportamento, se ne assuma la responsabilità. Abbiamo ritenuto opportuno contattare tempestivamente la madre della ragazza per comprendere l’accaduto e garantire una presa a carico della situazione. Lavoriamo quotidianamente alla sensibilizzazione delle persone a noi affidate ad avere comportamenti corretti e rispettosi verso il prossimo e la comunità».