Il discorso di Capodanno ‘a distanza’ del sindaco di Locarno Alain Scherrer: ‘Audacemente, offriamo soluzioni chiare, non promesse fatue’
Speranza, ma prima ancora doveri. Sono i capisaldi su cui, secondo il sindaco di Locarno Alain Scherrer, si può costruire l’uscita dalla pandemia. Scherrer lo ha sottolineato nel suo discorso di Capodanno, “consegnato” ad un video proprio – a proposito di doveri – per evitare i canonici assembramenti in piazza la mattina del 1° dell’anno.
Di fronte a notizie «né belle né rassicuranti», ha detto Scherrer, non serve lamentarsi: «Dobbiamo guardare al di là di questa plumbea cortina che ci impedisce di percepire un futuro un po’ più limpido. E, indubbiamente, abbiamo dei doveri. È inutile tergiversare: è nostro dovere seguire le regole dettate dall’amministrazione sanitaria». Gesti come «gocce che creano il mare» e che «sono alla portata di tutti».
Il sindaco ha anche parlato di scuola, di famiglia, di impegno comune per accompagnare i giovani in questo momento: «Bisogna lavorare di fantasia per trovare attività che diano speranza, che creino contatti, che facciano sorridere e ridere. Bisogna lavorare con umiltà per riconoscere che si è un po’ inadatti a questi compiti e, quindi, per cercare collaborazioni con vicini e conoscenti, parenti e amici, per arrivare a risultati sani». Quanto alla Città, «è anche compito delle autorità comunali tessere stretti contatti con tutte le organizzazioni sociali e caritatevoli che operano praticamente e quotidianamente per sostenere chi non può più sperare. È dovere di chi è stato eletto dal popolo farsi vicino a quel popolo che si trova confrontato con problemi improvvisi e opprimenti. Audacemente, senza opposizioni di idee politiche, offriamo soluzioni chiare, non promesse fatue».