Locarnese

Locarno: ‘Valorizzeremo le rive di lago e fiume’

Il municipale Nicola Pini al Consiglio comunale: ‘La Città ha già inviato al Cantone la proposta per una nuova passeggiata’

Pregiate aree di svago (Ti-Press)
9 novembre 2021
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Una proposta della Città di Locarno per migliorare i collegamenti funzionali sull’argine del fiume Maggia e in riva al Lago Maggiore è già sui tavoli del Cantone. «Il Municipio ha intenzione di valorizzare le rive – ha spiegato lunedì sera ai consiglieri comunali Nicola Pini, capo del Dicastero sviluppo economico e territoriale –. Qualche tempo fa abbiamo inviato a Bellinzona una proposta di nuova passeggiata a lago sulla sponda sinistra del Delta della Maggia, con un investimento che si preannuncia importante. Ci teniamo a questo tema. Per quanto riguarda la sponda destra, il discorso andrà portato avanti assieme al Comune di Ascona». La questione è emersa durante il dibattito per l’adozione di una variante di Piano regolatore (Zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri) sui Terreni alla Maggia, con l’hotel a cinque stelle Castello del Sole. La variante tocca i territori di Ascona (dove è già stata approvata a suo tempo) e Locarno (il nullaosta è arrivato lunedì sera).

Oltre alla richiesta di soluzioni per rendere più fruibili le aree attorno a fiume e lago, giunta da Giovanni Monotti (Plr), alcuni consiglieri comunali hanno sollevato la questione della compensazione reale del suolo che verrà sottratto all’agricoltura per fare spazio all’albergo. La parte relativa al Comune di Locarno potrà essere compensata con un cambiamento di Piano regolatore su un terreno che diventerà agricolo. Ma la procedura non è ancora partita: «La volontà del Municipio – ha spiegato Pini – è di effettuare un compenso reale. Perciò avvieremo la procedura necessaria senza perdere tempo». Sempre Pini ha sottolineato l’importanza del Castello del Sole e dei Terreni alla Maggia: «Un’azienda con 180-200 posti di lavoro, importante sia per il turismo, sia per l’agricoltura. Ma più in generale per lo sviluppo socio-economico della regione. Una bella realtà di cui andare sicuramente fieri».

Led, Locarno prima della classe

Ha superato brillantemente lo scoglio del Consiglio comunale anche il credito di 755mila franchi richiesto dal Municipio per la “Fase 3” di ammodernamento strategico dell’illuminazione pubblica con tecnologia Led.

Sul tema sono intervenuti i capigruppo, che non hanno lesinato lodi al progetto, che potrà anche beneficiare d’importanti sussidi. Francesca Machado-Zarrillo (I Verdi) ha comunque suggerito all’Esecutivo di verificare, al momento di spendere questi soldi, se quella a Led sarà ancora la tecnologica più aggiornata e di formare i tecnici comunali alle più moderne innovazioni del settore, seguendo le indicazioni federali.

«Non salveremo il pianeta solo con questo messaggio – ha commentato Orlando Bianchetti per il Plr –. Ma è giusto lodare il Municipio, che investe in una tecnologia che diminuirà l’inquinamento luminoso e farà risparmiare sulla bolletta della luce (del 52-53 per cento a opera terminata). Aumenterà pure la sicurezza per chi viaggia di notte sulle strade cittadine e sulla rotonda di Piazza Castello». Gli ha fatto eco Barbara Angelini Piva, “Per Locarno”: «La nostra sarà la prima città a livello cantonale con illuminazione pubblica quasi unicamente a Led. L’investimento è importante (305mila franchi al netto dei sussidi Fer); ma per 15-20 anni risparmieremo 45mila franchi annui su consumi e manutenzione». Pure Pier Mellini, per la Sinistra Unita, ha posto l’accento sulle questioni ambientali, finanziarie e di sicurezza, facendo comunque notare che «ci si sarebbe potuti muovere molto prima. Già nel 2009 dal legislativo erano giunte proposte in tal senso. Ma la prima e la seconda fase del progetto sono del 2015 e del 2016. Ora arriva l’ultima tappa». Infine, è stato concesso un credito di 70mila franchi per la sostituzione di tutti i pali di sostegno dei semafori (uno era caduto, qualche tempo fa, a causa della corrosione e del vento). Dal Consiglio comunale è giunta la richiesta, per il futuro, di controlli maggiori e di una manutenzione più efficace degli stessi pali.