Una risoluzione municipale risponde all’Ustra dopo la presentazione a fine settembre delle varianti, che ‘riaprono schermaglie e dilatano i tempi’
“Riteniamo che il progetto ‘bozza verde’ sia tuttora l’unica opzione realmente condivisa da tutti gli attori”. È la laconica e sottolineata comunicazione che il Municipio del Comune di Gambarogno ha inviato tramite lettera del 5 ottobre scorso (sottoscritta dal sindaco Gianluigi Della Santa e dal segretario Alberto Codiroli) a Marco Fioroni, direttore della sezione ticinese dell’Ufficio federale delle strade (Ustra), in merito al collegamento A2-A13, fra Bellinzona sud e Locarno. Elaborata dal Dipartimento del territorio (Dt), la cosiddetta ‘bozza verde’, lo ricordiamo, è stata bocciata dall’Ustra e la notizia era stata data a inizio luglio scorso (ne riferivamo qui).
La risoluzione municipale fa seguito – come si legge – alla presentazione delle varianti di progetto svoltasi il 23 settembre scorso. L’incontro, tenuto alla Casa comunale di Magadino, riguardava specificamente il Comparto ovest, che vede il Comune della sponda sinistra del Lago Maggiore direttamente interessato.
Il tema, si legge quindi, è stato approfondito all’interno dell’esecutivo gambarognese, che in seguito ha raccolto sia il parere del Convivio dei sindaci del Locarnse sia della direzione del Dipartimento del territorio. Approfondimento e riflessione hanno quindi portato a ritenere il progetto ‘bozza verde’ la sola soluzione praticabile dalle parti tirate in causa; da qui la risoluzione municipale. Le varianti proposte infatti “presentano la criticità di riaprire le schermaglie e dilatare i tempi di realizzazione di un’opera assolutamente necessaria”.
In chiusura di missiva, il Municipio invita la sezione Ticino dell’Ustra a definire con l’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) “una piattaforma d’intesa progettuale che possa permettere l’approvazione del predetto progetto”.