Locarno accelera la procedura verso l'insediamento della struttura nel comparto di Santa Caterina. 'La scelta cantonale è ideale sotto vari punti di vista'
Da Locarno parte in direzione Dipartimento del territorio la documentazione relativa la variante di Pr del centro storico che permetterà l'inserimento del Museo cantonale di storia naturale all’interno del complesso monastico di Santa Caterina. Lo comunica il Municipio, che nella sua ultima seduta ha esaminato e approvato il malloppo. In questo modo “si consolida la base per il trasferimento a Locarno di questa importante struttura museale, secondo l’indirizzo dato dall’autorità cantonale”. Quanto alla Città, stando a quanto dichiarato dal vicesindaco e capodicastero pianificazione, Paolo Caroni, «è pronta a fare la sua parte per accogliere il nuovo museo in un luogo di assoluto pregio, che appare ideale sotto vari punti di vista. Non solo i suoi visitatori, ma tutta la popolazione potrà fruire di questo spazio straordinario nel cuore del centro urbano».
La procedura dei mandati di studio in parallelo, avviata dal Cantone lo scorso anno, “aveva permesso di individuare l’ubicazione migliore per il nuovo stabile da integrare all’interno della vasta area di proprietà cantonale”, sottolinea la Città, secondo cui “questa soluzione favorisce una corretta integrazione di questo volume con gli edifici di valore storico-culturale che compongono il complesso monastico, rispettando le esigenze di una moderna struttura museale”.
La variante al Pr del centro storico segue questo indirizzo e definisce in modo chiaro condizioni e parametri per la futura edificazione, come pure le modalità di accesso e le principali caratteristiche che saranno da considerare nello sviluppo successivo del progetto. In particolare, sottolinea il Municipio cittadino, “emergono la volontà di conservare le peculiarità degli spazi aperti all’interno delle mura di cinta, nonché la possibilità di utilizzare al meglio le costruzioni esistenti per ospitare la nuova sede del museo nel rispetto del valore storico-culturale delle stesse e dell’attuale Monastero”. Infatti, “non va dimenticata la possibilità di relazionarsi con il territorio del Locarnese e con altre realtà culturali e scolastiche presenti nella regione”. Il Municipio si dice “fermamente convinto” che la scelta operata a suo tempo dal Consiglio di Stato “si stia confermando come la migliore possibile per rapporto alla valorizzazione dei beni di proprietà cantonale e allo sviluppo di un progetto che possa generare un effetto volano per tutte le attività che si svolgono all’interno di una regione come il Locarnese, ricca di contenuti storici, culturali e naturalistici”.
Dopo l'esame preliminare del Dipartimento del territorio sarà organizzata l’informazione pubblica sulla variante al Piano regolatore.