Otto persone lasciate a casa da gennaio dalla Società Navigazione Lago di Lugano in attesa che si trovi una soluzione sul Consorzio
Il Consorzio per la navigazione del Lago Maggiore non avrà più dipendenti a Locarno. Tutti gli 8 dipendenti che operavano nel sopraceneri sarebbero infatti stati licenziati da dalla Società Navigazione Lago di Lugano che gestisce la navigazione sul bacino svizzero del Verbano a partire dal primo gennaio 2021. Lo riferiscono in una nota stampa pubblicata questa vigilia di Natale il Sindacato del personale dei trasporti e Unia. "Il Consorzio voluto dalla politica federale, cantonale e promosso dai Comuni rivieraschi come soluzione ottimale per incentivare la navigazione sul Lago Maggiore migliorandone l’offerta turistica e di servizio pubblico, è ora in serio pericolo. Le trattative per la continuità del Consorzio proseguiranno nei mesi di gennaio e febbraio. I marinai rimasti senza occupazione non vanno dimenticati", si legge nella nota.
Secondo i due sindacati "Anni di lotta per salvare turismo, occupazione e servizio pubblico oggi equivalgono a licenziamenti e futuro incerto sull’offerta turistica nel bacino svizzero del lago Maggiore. Per i marinai licenziati, un altro schiaffo e un’umiliazione dopo aver lottato con caparbietà per il loro posto di lavoro nello sciopero del 2017 e per un contratto collettivo di lavoro nel 2018".
Dopo i proclami iniziali, prosegue il comunicato "le due aziende del Consorzio (Società Navigazione Lago di Lugano e la Navigazione Lago Maggiore con sede in Italia ad Arona) non si sono capite e non sono state capaci di andare d’accordo. Sindacati e maestranze non conoscono i dettagli delle discussioni e ignorano i motivi che hanno spinto le parti a proseguire le trattative in gennaio e febbraio per definire il futuro del Consorzio". Insomma. "quel traguardo chiamato Consorzio che nel 2018 era stato designato come, testuali parole: 'Un grande traguardo per il Locarnese e un importante punto di partenza per valorizzare al meglio il potenziale del nostro lago e del territorio', ora, sembra più che altro 'Una barca nel deserto'".
Perentorio l'appello dei sindacati: "Ora, chi ha creato le basi di questo disastro, raccolga i cocci e dia una risposta al turismo, alla popolazione e ai marinai".
Le contrattazioni, prosegue il comunicato, si sono svolte "in un quadro negoziale tutt’altro che chiaro sul futuro del Consorzio". La Direzione della Società Navicazione Lago di Lugano "ha sottoposto ai propri dipendenti di Locarno una serie di contratti a raffica. Prima offrendo un contratto su Locarno solo se il Consorzio proseguirà oltre il 31 dicembre 2020, poi ritirando la proposta e proponendo un contratto della durata di 1 anno con impiego sul Lago Ceresio. I dipendenti di Locarno hanno chiesto alla Direzione di aspettare per sottoscrivere il contratto, fintanto che sia chiarito il futuro della navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore, considerato che erano e saranno appunto in corso delle trattative. Il 23 dicembre è arrivata la comunicazione sul proseguimento delle trattative sul Consorzio per ulteriori 2 mesi. La gioia dei marinai è però stata castrata dal datore di lavoro che invece di continuare ad impiegarli, ha preferito lasciarli a casa".
Un'atteggiamnto giudicato "assurdo" dai sindacati. Con quali lavoratori SNL intende portare avanti il progetto? In due anni di Consorzio la Direzione SNL è riuscita a portare i propri dipendenti da 35 a 0 e nel contempo ha illuso tutti con progetti Megalomani di sviluppo dell’offerta turistica sul Lago.
I sindacati chiederanno a breve un incontro con il Consiglio di Stato per affrontare la questione.