Locarnese

Navigazione, da Lugano: ‘Più di così era difficile fare’

‘A ogni singolo collaboratore del bacino svizzero del Lago Maggiore proposti contratti alternativi. Chi non ha accettato lo ha fatto liberamente’

29 dicembre 2020
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Nel 2020 sul bacino svizzero del Lago Maggiore hanno operato 22 fra marinai, amministrativi e inservienti sotto contratto con la Società di navigazione del Lago di Lugano, 5 dei quali distaccati da Lugano. Dei 22 totali, il 1. gennaio ne rimarranno soltanto 11 (di cui 4 di Locarno), perché in 8 hanno rifiutato un rinnovo contrattuale sottoposto da Snl a dicembre (3 dei quali senza rispondere) e 3 andranno in pensione.

Cercando di fare chiarezza sulla brutta piega che hanno preso gli eventi per il servizio di navigazione in acque svizzere sul Lago Maggiore, lo comunica Snl, che si spinge anche nei dettagli. Precisa infatti che “3 collaboratori hanno subordinato la firma del contratto ad aumenti salariali fino al 30% del loro attuale stipendio; uno ha subordinato la firma a turnistiche particolarmente favorevoli alla sua vita familiare; e uno ha espresso l'intenzione di cambiare attività”. Questa situazione si è generata dopo che a settembre Snl aveva inviato disdetta cautelativa a tutti i collaboratori operanti a Locarno. Questo, “alla luce dell’incertezza sulle trattative in corso tra gli organi ministeriali italiano e svizzero e le concessionarie (Gestione governativa navigazione laghi, Ggnl, da parte italiana, ed Snl da parte svizzera, ndr.) per il rinnovo degli accordi relativi alla navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore”. Poi però a tutti i licenziati era stato proposto un contratto a tempo indeterminato, valido dal 1. gennaio, “la cui efficacia era subordinata al rinnovo, entro la fine del 2020, dell’Accordo quadro di gestione tra Ggnl e Snl”. Qualora il rinnovo dell'accordo non fosse giunto (cosa che è poi successa), Snl “si impegnava comunque a sottoporre a tutti loro un contratto” all'interno del proprio gruppo.

A dicembre, prosegue Snl, visto che le trattative sull'Accordo quadro non si sbloccavano, Snl ha convocato “ogni singolo collaboratore operante sul bacino svizzero del Lago Verbano” proponendo appunto contratti Snl per il 2021, la cui accettazione o meno era consentita fino alle 12 del 23 dicembre (quando chiudono gli uffici). Tuttavia, “su richiesta sindacale, Snl ha acconsentito l’estensione del termine sopraccitato fino alle 16 del medesimo giorno”. Giorno in cui però “i sindacati hanno comunicato verbalmente a Snl che nessun collaboratore avrebbe firmato il contratto di lavoro presentato dalla stessa”. Questo, aggiunge Snl, nonostante “tutti (nessuno escluso) i collaboratori contattati hanno espresso apprezzamento ed hanno ringraziato l’azienda per le proposte effettuate nella più totale trasparenza”.

Pertanto, Snl ritiene di aver “tutelato l’occupazione di tutti i collaboratori, preservando il prezioso know-how all’interno dell’azienda, indipendentemente dall’esito dei rinnovi delle trattative ministeriali, nonostante il contesto finanziario e operativo estremamente difficile”. E “auspica di aver potuto fare chiarezza e che possa continuare a concentrare le proprie risorse sui progetti futuri che necessitano l’appoggio ed il sostegno del territorio, del Cantone, della Confederazione e delle organizzazioni sindacali. Solo facendo un gioco di squadra si riuscirà a sviluppare una navigazione moderna, ecologica e sostenibile a beneficio dei laghi ticinesi”.

Alla direzione della Società di navigazione del Lago di Lugano la “Regione” ha posto alcune domande aggiuntive.

Gli 8 non firmatari dei nuovi contratti sono stati licenziati di conseguenza?

I collaboratori di Locarno in oggetto non hanno accettato le alternative messe loro a disposizione da Snl. Dunque non sono da considerare licenziati, ma liberamente non hanno accettato una proposta di lavoro. 

Cosa è imputabile a Ggnl, dal punto di vista di Snl, nei problemi di rinnovo contrattuale?

Snl, così come l’altra consorziata, hanno operato tenendo in debita considerazione le esigenze del Consorzio e della navigazione del Lago Maggiore. A fronte dell’imminente scadenza degli accordi tra le due società, negli scorsi mesi sono state avviate le trattative per il rinnovo dei relativi contratti. Le posizioni negoziali delle due parti sono rimaste distanti e la Commissione mista, non avendo potuto raggiungere alcun accordo, ha deciso di rimettere ogni decisone agli organi superiori che hanno congiuntamente concordato una proroga dei contratti in essere fino al prossimo 28 febbraio.

Cosa è imputabile ai sindacati nell'insuccesso delle trattative con i dipendenti, secondo Snl?

Nel 2020 non abbiamo aperto alcuna trattativa con le controparti sindacali, ad eccezione di quella sui buoni pasto, andata a buon fine. Relativamente ai contratti, abbiamo costantemente tenuto informati gli organi sindacali, tramite Angelo Stroppini, che abbiamo più volte informato sui continui adattamenti alla situazione dei contratti sottoposti ai collaboratori. Sottolineiamo che non c’è stata alcuna trattativa e le condizioni salariali sono restate identiche a quelle in essere. L'obiettivo era tutelare le preziose maestranze mentendole all’interno nel gruppo, evitando così di disperdere delle risorse altamente qualificate.

Con quale spirito Snl torna a sedersi al tavolo delle trattative?

Snl è fermamente convinta che il progetto di una navigazione di respiro cantonale sui due laghi ticinesi sia realizzabile sviluppando e migliorando sia la navigazione turistica, sia quella di linea, promuovendo la mobilità integrata. Come noto, Snl ha avviato un progetto strategico che vuole portare la propria flotta completamente elettrificata entro il 2035. Snl intende promuovere l'introduzione di natanti elettrici. A tal proposito, sul Lago Ceresio è partita l’attività di “retrofitting” di un natante in dotazione alla propria flotta; il battello sarà completamente elettrico nell’estate del 2021. Per realizzare un progetto di questo calibro è indispensabile una solida rete di sostegno composta dal territorio nel quale operiamo, da Cantone, Confederazione, organi sindacali e aziende ticinesi.