Locarnese

Giallo risolto: torna a Locarno una 'Testa' di Jean Arp

L'opera della Città era al centro di un'indagine per furto: nel 1981, 'Tête nombrils', dipinto molto simile, era stato rubato dalla galleria di Arturo Schwarz

'Configuration MAM'

È stato risolto il giallo delle 'Teste' di Arp, la magistratura italiana ha riconosciuto che l'opera di proprietà della Città di Locarno non è la stessa che fu rubata a Milano nel 1981: quella presa dai ladri è un lavoro molto simile realizzato dallo stesso artista negli anni Sessanta.

Per questo nelle prossime ore 'Configuration MAM' - la testa stilizzata color giallo su sfondo verde realizzata nel 1961 da Jean Arp e donata alla Città di Locarno circa 50 anni fa - sarà dissequestrata. Dissequestro già sancito dal via libera della Procura della Repubblica di Milano.

La stessa procura, circa cinque anni fa, chiese alla Svizzera, attraverso una rogatoria internazionale, il sequestro dell'opera quasi uguale a quella rubata nel capoluogo lombardo dalla galleria del filantropo e critico d’arte Arturo Schwarz. Critico e filantropo che aveva sollevato pesanti accuse circa la proprietà di 'Configuration MAM', che riteneva fosse una delle cinquanta opere sottrattegli all'inizio degli anni Ottanta.


'Configuration MAM'

L'opera rubata nel 1981

A sparire, invece, fu 'Tête nombrils', un olio su tavola eseguito nel 1962, del valore di circa 500mila euro. La controversia nacque quando i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza confrontarono un’immagine dell’opera custodita a Locarno con la foto di quella sottratta a Schwarz. Da quel confronto, il pubblico ministero Luigi Luzi aprì un'indagine "contro ignoti" ipotizzando il reato di ricettazione ed esportazione illegale di opera d’arte.

Il Comune di Locarno, proprietario dell'opera dissequestrata, dopo la confisca aveva affidato ai due avvocati Gloria Gatti e Diego Olgiati di dimostrare che si trattasse di due opere diverse.

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