Il sospetto è che il compagno avrebbe cercato di sottrarre questi soldi alla vittima. Per il 30enne chiesta un'altra proroga del carcere preventivo
Dalle indagini volte a far chiarezza sul delitto di Muralto, che aveva portato alla morte di una 22enne inglese lo scorso 9 aprile, come riferisce la Rsi, spunta un dettaglio che sembrerebbe suffragare la tesi dell'accusa, promossa dalla procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis secondo cui il 30enne tutt'ora in carcere (la procuratrice ha nel frattempo chiesto un'ulteriore proroga della carcerazione preventiva) l'avrebbe strangolata volontariamente.
Poco prima della sua morte, la vittima aveva ricevuto dallo zio un versamento di 30 mila sterline: il sospetto è che il compagno abbia cercato di sottrarle proprio questi soldi, nascondendo poi la carta di credito nell'ascensore dell'albergo teatro del dramma, dove effettivamente poi è stata rinvenuta.