Locarnese

L'emergenza climatica? C'è tempo anche dopo

Bocciata dal Consiglio comunale di Locarno la richiesta di votare subito una dichiarazione sulla tematica (in barba ai bambini presenti)

14 ottobre 2019
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Ci sono piccoli segnali che fanno la differenza, che dimostrano vicinanza, condivisione. Il Consiglio comunale di Locarno, stasera, un segnale di questo tipo non l’ha voluto lanciare al nutrito gruppo di sostenitori presente in sala in vista del voto sulla “dichiarazione sull’emergenza climatica” suggerita da Sciopero per il clima (SpC) e Genitori per il clima (GpC).

Al di là del merito della questione, essi – uomini, donne, molti giovani, anche qualche bambino, alcuni dei quali raffiguranti le lettere che formano le parole “emergenza climatica” – tramite il gruppo Ps (con qualche Verde e un liberale radicale) chiedevano innanzitutto che il legislativo sovvertisse l’ordine del giorno portando il voto sul tema – previsto fra gli ultimi – prima di tutti gli altri. Bastava un “sì” a maggioranza semplice per dimostrare con i fatti che l’argomento è considerato prioritario e non ammette ritardi. Ebbene, quel “sì” non c’è stato, perché in 19 - contro 12 – si sono opposti, lasciando così uomini, donne e bambini a macerare per oltre un’ora nella speranza che poi la dichiarazione venisse approvata.

I punti della “dichiarazione” sono comunque tre, il primo dei quali chiede di riconoscere “la necessità di attenuare al più presto possibile il cambiamento climatico e le sue gravi conseguenze sull’ambiente, sulla giustizia sociale, sugli impieghi, sulla salute e sull’economia”. Le altre richieste alla Città sono “adottare al più presto possibile misure concrete per attenuare il cambiamento climatico e le sue conseguenze ambientali e sociali” e impegnarsi “ad adottare tutte le misure necessarie entro la fine della legislatura, in particolare esaminando celermente tramite le sue commissioni gli atti parlamentari e i messaggi municipali attinenti al tema”.

Prima dunque di occuparsi del futuro di tutti noi, il legislativo ha voluto esaurire il resto dell’ordine del giorno. Approvando per altro, all’unanimità, l’importante credito di 385mila franchi per l’allestimento di un concorso d’architettura con procedura selettiva per valorizzare il complesso del Castello Visconteo. A favore si sono espressi tutti i gruppi, reputando in sostanza assolutamente necessario intervenire in maniera adeguata su un comparto storicamente centrale «per riscoprire le nostre origini», come ha detto il capodicastero Cultura Giuseppe Cotti. «Il percorso è ancora lungo – ha ammesso – ma vogliamo un risultato di qualità».

Il legislativo ha inoltre approvato la modifica del Regolamento comunale sulla videosorveglianza, in base alla quale la conservazione delle registrazioni potrà protrarsi fino a 240 ore (10 giorni) contro le 100 ore attuali.