Locarnese

'Cleto Ferrari agisce in modo subdolo e inappropriato'

Municipio di Gambarogno durissimo con il consigliere comunale (ed ex municipale) dopo due interpellanze sul Lido di Gerra

Bordate solenni sull'ex municipale
12 agosto 2019
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È inusuale e virulenta, la reazione del Municipio di Gambarogno alle due ultime interpellanze di Cleto Ferrari (Per Gambarogno) riguardanti il Lido di Gerra. Il Municipio – si legge in una nota inviata dall’esecutivo alle redazioni “stigmatizza il comportamento” del consigliere comunale “nel voler strapazzare gli strumenti democratici, senza alcuna onestà intellettuale e tantomeno coerenza nei suoi atti, creando volutamente confusione e cattiva informazione. Per il Municipio questo comportamento non fa gli interessi dei cittadini”.

In particolare, Ferrari denunciava una situazione di “pianificazione illegale e poco trasparente” e chiedeva al suo Municipio di posticipare l’inizio dei lavori e procedere ad una fase informativa ufficiale della popolazione. In un’interpellanza precedente il nodo era la demolizione dell’attuale edificio del Lido di Gerra per far spazio ad una nuova struttura, da lui giudicata “poco rispettosa del luogo”.

La risposta municipale, come accennato, è secca: le due interpellenze vengono innanzitutto tacciate di “superficialità e intempestività”. Poi, l’esecutivo informa il consigliere che “copia della risposta sarà inviata ai media affinché i cittadini siano correttamente informati su chi era effettivamente informato dei fatti e soprattutto che la procedura edilizia adottata è perfettamente legale, condivisa con i principali attori e avallata in due differenti riprese dal Consiglio comunale in cui siede”.

Sulla demolizione di Casa Ressiga (“che non è antica, non è storica, ma solo vecchia e non rientra nei beni di interesse cantonale e neppure in quelli locali”, viene puntualizzato) il Municipio ricorda a Ferrari che “in quanto municipale che ha svolto il ruolo di coordinatore dei lavori della Commissione Piano particolareggiato di Gerra, era perfettamente informato sin dalla fine del 2015, come pure lo era la Commissione coinvolta nei lavori preparatori”.

Inoltre, sempre secondo il Municipio, “la confusione riguardo ai contenuti, alle priorità e al tipo di architettura proposti per il Lido, è solo sua (di Ferrari appunto, ndr.) visto che i messaggi per progettazione e costruzione erano estremamente completi e dettagliati e accettati a larga maggioranza dal Consiglio comunale”.

Poi il Municipio rileva che “la pianificazione esistente permette legalmente di anticipare il progetto del Lido tramite l’usuale procedura della licenza edilizia, pur nel rispetto dei contenuti del Pp di Gerra”. Ferrari sollevava poi la questione di un presunto interesse da parte degli esercenti locali alla gestione degli snack bar; ma ciò, per il Municipio “sembra essere una sua invenzione. Infatti gli stessi avrebbero potuto partecipare ai diversi concorsi”, ma non l’hanno mai fatto.

In sostanza, per l’esecutivo, Ferrari “approfitta degli strumenti democratici in modo subdolo e inappropriato per gettare discredito su persone e la pubblica Amministrazione”.